"A Roma si continua a banalizzare,
si pensa che la cura, che sarebbe l'autonomia, si possa
sostituire con amputazioni ad hoc". E' la reazione del
presidente Luca Zaia al voto della Camera che ha approvato la
legge per il distacco di Sappada dal Veneto, e l'aggregazione al
Friuli Venezia Giulia. "Non è un caso - ha aggiunto il
governatore - se 2,4 milioni di veneti sono andati a votare per
il referendum sull'autonomia". Ma la scelta a Roma, ribadisce, è
di usare come cura "l'amputazione, invece di riconoscere che
quella veneta è una questione cruciale". "Oggi se ne va Sappada.
Domani sarà Cortina d'Ampezzo, poi chissà. Di questo passo
daremo uno sbocco al mare al Trentino", ha commentato con ironia
Zaia. Per il presidente veneto è invece necessario prendere atto
"che il Veneto è l'unico a confinare con due regioni a statuto
speciale e fare una riflessione: i comuni che ci chiedono di
andarsene lo fanno solo verso Friuli e Trentino, nessuno ci
chiede di passare in Lombardia o in Emilia Romagna"
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