"Con riferimento alle pertinenze
dell'abitazione, appare corretto computare la quota variabile
una sola volta in relazione alla superficie totale dell'utenza
domestica". Lo precisa il Mef in una corcolare sulla Tari. "Un
diverso modus operandi da parte dei comuni non troverebbe alcun
supporto normativo, dal momento che condurrebbe a sommare tante
volte la quota variabile quante sono le pertinenze,
moltiplicando immotivatamente il numero degli occupanti
dell'utenza domestica e facendo lievitare conseguentemente
l'importo della Tari''.
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