I due uomini catturati dalle truppe
di Kiev hanno confessato di essere membri dell'esercito russo e
di aver viaggiato in Ucraina in una "missione di ricognizione":
lo rende noto un rapporto di rappresentanti dell' Osce che li
hanno intervistati in un ospedale militare di Kiev. E' la prima
ammissione del genere dall'inizio del conflitto. Mosca sostiene
che si tratta di ex militari e ha accusato le forze speciali
ucraine di averli picchiati per costringerli ad una
testimonianza utile.
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