La Juventus risponde dopo le
decisioni del Collegio Arbitrale sul caso Ronaldo, con il club
condannato a pagare al calciatore 9.774.166,66 euro più gli
interessi. "Gli arbitri, con decisione a maggioranza, hanno
riconosciuto la validità dell'accordo di riduzione dei compensi
dell'ex tesserato nella stagione sportiva 2020/21 e rilevato
l'assenza di alcun accordo di integrazione concluso tra le
parti, ritenendo, dunque, che la c.d. "carta Ronaldo" non abbia
alcun effetto vincolante; pertanto, hanno rigettato le domande
dell'ex tesserato di nullità dell'accordo di riduzione dei
compensi e di adempimento dell'accordo di integrazione - si
legge nella nota del club - hanno altresì rigettato la domanda
di annullamento dell'accordo di riduzione dei compensi,
rilevando l'assenza di dolo in capo alla società, la cui
condotta non ha inciso sulla volontà dell'ex tesserato di
sottoscrivere il predetto accordo di riduzione; hanno accolto
parzialmente la domanda formulata in estremo subordine" da
Ronaldo "accertando la responsabilità precontrattuale di
Juventus derivante dal fallimento della trattativa e condannato
la convenuta al pagamento di una somma pari a circa 9,8 milioni
di euro (corrispondente alla metà della richiesta, pari a circa
19,6 milioni). Così, "La società, anche con il supporto dei
propri legali - conclude il comunicato della Juve - sta
esaminando la decisione del Collegio Arbitrale, riservandosi
ogni valutazione e iniziativa a tutela dei propri diritti".
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