"Possibile a porte chiuse con misure
rigide e rigorose. Bisognerà cercare di rendere minimo il
rischio di contagio tra calciatori e addetti ai lavori".
Giovanni Rezza, membro dell'Istituto Superiore di Sanità e del
comitato scientifico, è tornato a parlare così, in collegamento
con Sky Tg24, dell'ipotesi di ripartenza del calcio in Italia.
"Oggi il campionato non può ripartire - dice Rezza -, ma tra un
mese si può, certamente a porte chiuse con misure rigide e
rigorose. Ogni apertura comporta un minimo di rischio: va reso
bassissimo questo rischio e andrebbero prese misure molto
rigide. Non sta a me decidere, sarà la politica a farlo. La Figc
sta già pensando alle istruzioni su misure molto rigorose per
ridurre al minimo il rischio per giocatori, addetti ai lavori e
per il resto della comunità".
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