(ANSA-AFP) - LONDRA, 17 FEB - Harry Gregg, considerato uno
degli eroi del disastro aereo di Monaco che decimò la squadra
del Manchester United nel 1958, è morto all'età di 87 anni. Lo
ha annunciato la fondazione che porta il suo nome. Portiere di
ruolo, Gregg salvò diverse persone, tra cui un bambino e i
compagni di squadra Bobby Charlton e Jackie Blanchflower, dal
disastro dell'aereo che trasportava la squadra il 6 febbraio
1958.
Gregg era stato acquistato dallo United nel dicembre 1957 per
23.500 sterline, all'epoca il trasferimento più costoso della
storia per un portiere, e fu poi votato miglior ultimo difensore
ai Mondiali del 1958. Aveva parlato dell'incidente nel 2018, in
occasione di una cerimonia per i 60 anni dalla tragedia:
"Mentirei se dicessi che ci penso tutto il tempo. In effetti,
impazzirei. So che i media vorrebbero parlare di quello che è
successo in pista. Non incolpo le persone per questo. Ma se
tutto ciò che ho fatto, o tutto ciò che ho realizzato si
riducesse a ciò che è successo in Germania, a Monaco, se la mia
vita si fosse limitata a quello, non avrei ottenuto molto".
L'incidente avvenne il 6 febbraio 1958, al rientro della
squadra da una partita di Coppa Europa a Belgrado. Dopo una
sosta a Monaco, l'aereo si schiantò durante il decollo in
condizioni meteorologiche avverse. Otto giovani giocatori
persero la vita nel disastro, mentre l'allenatore Matt Busby
rimase gravemente ferito. In totale morirono 23 persone.
Charlton, con Gregg nella foto, è l'ultimo giocatore
sopravvissuto allo schianto ancora vivo. (ANSA-AFP).
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