Due giorni di attività sportive
dedicate a ragazzi under 14 con disabilità per promuovere
l'accesso allo sport, favorendo l'inclusione e la
socializzazione. E' stata presentata a Roma la terza tappa del
progetto "Sport senza confini", organizzato dalla Fispes in
collaborazione con Procter & Gamble Italia e Fondazione Conad
ETS che vede coinvolti i ragazzi in un percorso ludico sportivo.
"Una scuola itinerante diventa un viaggio a caccia della
realizzazione di sogni, intercettando la consapevolezza che
tutti hanno diritto allo sport e investendo sul Paese per
migliorare dal punto di vista culturale e civile. Le medaglie
sono importanti ma lo è ancora di più smuovere il Paese", ha
sottolineato il presidente del Cip, Luca Pancalli, presente
all'evento al centro di preparazione paralimpica Tre Fontane.
La tappa di Roma, che arriva dopo quelle di Modena e Ascoli
Piceno, vede la partecipazione di quaranta bambini che, sotto la
guida di tecnici federali esperti, avranno l'occasione di
praticare sport all'interno di un gruppo mettendosi alla prova
in varie discipline paralimpiche, esplorando così le proprie
abilità. "Sport senza confini è un progetto che è il risultato
di un lavoro di squadra. La scuola nasce per offrire
un'opportunità ma anche per creare un percorso che inizi a
strutturare quello che la federazione offre", sottolinea
Sandrino Porru, presidente Fispes. Un'occasione, secondo Daniele
Frongia, vice capo di gabinetto del Ministero per lo sport e i
giovani, per considerare "lo sport come un'unica identità
perché, per i suoi valori, non può essere altrimenti" mentre, in
conclusione, Riccardo Calvi, direttore comunicazione P&G Italia,
ha sottolineato come l'obiettivo sia, "portare gli eventi di
promozione di sport inclusivo in tutte le regioni italiane per
coinvolgere in attività sportive quanti più giovani con e senza
disabilità possibile".
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