Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tuffi: Santoro baby record, argento a 15 anni

Tuffi

Tuffi: Santoro baby record, argento a 15 anni

Sul secondo gradino del podio con Pellecani nei 3 m. sincro misti

ROMA, 29 giugno 2022, 21:02

Redazione ANSA

ANSACheck

Chiara Pellacani e Matteo Santoro © ANSA/EPA

Chiara Pellacani e Matteo Santoro © ANSA/EPA
Chiara Pellacani e Matteo Santoro © ANSA/EPA

Un capolavoro figlio della sfrontatezza, del coraggio e dell'affiatamento. Matteo Santoro e Chiara Pellacani, 35 anni in due, continuano a scrivere altre pagine di storia per l'Italtuffi e, dopo il titolo europeo del 2021, si prendono sempre alla Duna Area uno strepitoso argento mondiale dai 3 metri sincro. Una gara straordinaria quella dei due azzurri, per lucidità e solidità, che chiudono con il punteggio di 293.55. L'oro va ai cinesi Zifeng Zhu e Shan Lin con 324.15. Santoro, 15 anni e 263 giorni (compirà 16 anni a ottobre), diventa il più giovane italiano medagliato della storia dei tuffi italiana; per Pellacani, anche lei al debutto su un podio mondiale, si tratta di una conferma a livelli d'eccellenza dopo il quarto posto dal metro qualche ora prima e le cinque medaglie europee a Budapest 2021.

L'ordinario indietro carpiato (46.80) e il rovesciato carpiato (42.00) sono puliti e buoni nel sincro, nonostante una piccola incertezza di Matteo nel pre-salto. Gli azzurri dopo gli obbligatori sono sesti con 88.80. Comanda la Cina con 106.80, seguita da Corea del Sud con 96.60, Germania con 91.20, Giappone (90.60) e Malesia (90.00). Poi crescono, e non poco, Santoro e Pellacani, perché il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (69.30) è praticamente perfetto e dopo la terza routine i punti sono 158.10: secondi e scavalcati in un solo colpo i malesi Puteh e Ng (157.50), i tedeschi Massenberg e Punzel (156.90), i sudcoreani Yi e Kim (156.12) e i giapponesi Suyama ed Enomoto (150.00); davanti con 178.80 restano solo i cinesi 178.80 che iniziano la solita gara a parte. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (69.75) è fantastico per sincronismo e tenuta: praticamente due corpi in uno.

La coppia italiana vola a quota 227.85 e la posizione non cambia; alle loro spalle la classifica si allunga con Messico (219.42) risalito al terzo posto, Giappone (216.96) quarto, Corea e Germania (216.42) quinte. Oscar Bertone e Tommaso Marconi tranquillizzano Matteo e Chiara prima dell'ultima routine. I ragazzi sono concentrati e dal cilindro tirano fuori un doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato che vale 65.70, porta gli azzurri a 293.55 per un argento clamoroso e meraviglioso. L'oro va alla Cina con 324.15.

"Le straordinarie medaglie di Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza e di Chiara Pellacani e del giovanissimo Matteo Santoro, che compirà 16 anni a ottobre, portano la Federazione Italiana Nuoto a 20 medaglie: traguardo che ci riempie di orgoglio - sottolinea il presidente Paolo Barelli - Il mondiale prosegue con tante soddisfazioni; essere saliti sul podio anche con il settore tuffi, che desideriamo riportare velocemente ai fasti dell'era Cagnotto, è motivo di soddisfazione e premia gli sforzi compiuti dalla federazione. Il nostro mantra è lavoro, lavoro e lavoro"

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza