Il presidente del comitato olimpico
giapponese (Joc), Tsunekazu Takeda, è pronto ad annunciare le
dimissioni, in seguito alle accuse di corruzione, per i fatti
relativi all'assegnazione delle Olimpiadi di Tokyo del 2020. Lo
riferisce l'agenzia Kyodo, aggiungendo che la comunicazione
potrebbe avvenire già domani, in occasione del comitato
esecutivo del board in programma nella capitale nipponica.
L'inchiesta della magistratura francese riguarda delle
transazioni pari a 2 milioni di dollari eseguite nel 2013 dal
comitato olimpico giapponese, a favore della società Black
Tidings con sede a Singapore, gestita dal figlio di un ex membro
del Cio e presidente della Federazione di atletica, Lamine
Diack, già arrestato per corruzione. Takeda ha sempre sostenuto
che il pagamento è stato effettuato per regolari servizi di
consulenza, una posizione esaminata nel corso dell'inchiesta del
2016. Il massimo dirigente giapponese è membro del Joc dal 1987
e presidente del comitato nipponico dal 2001.
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