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I 70 anni di Antognoni: 'Il mio scudetto è l'amore di Firenze'

I 70 anni di Antognoni: 'Il mio scudetto è l'amore di Firenze'

'In viola vinto poco ma sono contento di essere rimasto'

FIRENZE, 01 aprile 2024, 19:44

Redazione ANSA

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Giancarlo Antognoni - RIPRODUZIONE RISERVATA

''Anche se ho vinto poco sono contento di essere rimasto, ancora oggi è come se per i fiorentini giocassi ancora. Il loro affetto vale più di uno scudetto''. Anche nel giorno del suo 70° compleanno Giancarlo Antognoni ha voluto esprimere attraverso Sky il proprio attaccamento e il proprio ringraziamento a Firenze che lo ha adottato (nel 2014, per i 60 anni, gli furono consegnate le chiavi della città durante una grande manifestazione in Palazzo Vecchio) e dove ha scelto di restare a vivere dopo essere stato la bandiera della Fiorentina dal 1972 al 1987 (431 presenze e 72 reti).

    Con i viola, di cui è stato a lungo capitano, ha conquistato soltanto una Coppa Italia e una Coppa di Lega italo-inglese e sfiorato il titolo nell'82 dopo un testa a testa con la Juventus. I successi più belli li ha raggiunti con la Nazionale con cui ha vinto il Mondiale nell'82 pur non avendo potuto disputare la finalissima per un infortunio al piede rimediato nella gara precedente. Antognoni è stato un numero 10 con una classe e un'eleganza con pochi eguali ma la sua carriera pur luminosa e importante (dal 2018 fa parte della Hall of Fame del calcio italiano) è stata anche infarcita di infortuni gravi, in uno dei quali ha addirittura rischiato di morire: dopo uno scontro di gioco con l'allora portiere del Genoa Martina nel 1981 subì una frattura alle ossa craniche e il suo cuore si fermò per 30 secondi.

    Da dirigente ha lavorato in Federcalcio occupandosi delle rappresentative giovanili e quindi nella Fiorentina dei Cecchi Gori, in quella dei Della Valle (vivendo in prima persona la tragedia Astori) e per un paio di stagioni anche sotto la gestione di Rocco Commisso prima dell'addio nel 2021 considerando un ridimensionamento, lui che era stato team manager del club, la proposta di occuparsi del vivaio: ''Ho provato una grande amarezza, ci rimasi male poi però si va avanti. E le mie porte rimangono aperte'' ha ribadito in un'intervista a Tuttosport riferendosi ad un possibile futuro ritorno in Fiorentina. Intanto non ha mai smesso di seguire il calcio (applaudendo in particolare Nicolò Barella che ha definito il giocatore simbolo del calcio italiano) ma ora c'è spazio solo per i festeggiamenti: ''Un regalo da Firenze? Me lo fa ogni giorno'' ha detto ancora . Tra un'intervista e l'altro oggi ha brindato con la famiglia (la moglie Rita e i figli Alessandro e Rubinia), domani sarà ospite di una cena organizzata da un gruppo di tifosi della vecchia generazione e sempre domani verrà inaugurata mostra organizzata da un appassionato viola, Simone Perini, che si terrà fino a giovedì (dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 17) a Villa Arrivabene, sede del Quartiere 2 di Firenze, con maglie storiche, foto, figurine dedicate al ''ragazzo che giocava guardando le stelle'', al quale ha inviato un messaggio di auguri sui propri social anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: ''Un campione in campo e fuori, auguri a Giancarlo Antognoni! Firenze e la Fiorentina celebrano i tuoi 70 anni con la tua dedizione alla maglia e alla città. Sei un vero simbolo dei valori sportivi autentici in Toscana''.  
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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