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Calcio: Agnelli, con Allegri alla Juventus progetto lungo e molto valido

Calcio: Agnelli, con Allegri alla Juventus progetto lungo e molto valido

'Sappiamo sarebbe stata stagione difficile, ma sono molto sereno'

MILANO, 29 aprile 2022, 09:15

Redazione ANSA

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Andrea Agnelli durante Juventus Inter - RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Agnelli durante Juventus Inter - RIPRODUZIONE RISERVATA
Andrea Agnelli durante Juventus Inter - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Sono convinto che il progetto Max sia molto valido. Con Lapo ci divertiamo, ha la qualità di intervenire con battute interessanti".

Lo ha detto il presidente della Juventus Andrea Agnelli durante la giornata di sport Il Foglio a San Siro parlando del futuro del tecnico Massimiliano Allegri e di alcuni tweet piccati di Lapo Elkann.

AGNELLI: "SONO SERENO E NON FACCIO CASO AI RUMORS"

Sui rumors delle voci che lo davano in uscita dal club bianconero, Agnelli si dice molto sereno: "Non faccio caso a questi rumors. Sono fondamentalmente sereno. So quello che stiamo facendo e continuo a divertirmi, cosa più importante".

"Abbiamo detto che la partita contro l'Inter di due settimane fa ci ha portato il rammarico di non competere oggi per lo scudetto", ha detto il presidente della Juventus, che però ha aggiunto: "Non essere felici è difficile. Abbiamo un progetto di lungo periodo. Sappiamo cosa vogliamo ottenere, sapevamo sarebbe stata una stagione difficile".

"Chi vince lo scudetto? Spero in un suicidio collettivo e che noi vinciamo quattro partite di fila" ha aggiunto, con un sorriso, Andrea Agnelli. I bianconeri restano in corsa per la conquista della Coppa Italia, trofeo comunque da non sottovalutare per il numero uno della Juve. "Ogni torneo conta. Il più importante è il campionato, perché dà la misura della forza di una squadra durante una stagione. Quella con più appeal è la Champions League, ma ogni 'titulo' conta".

"DYBALA È UN GRANDE GIOCATORE"

 

Il presidente della Juventus è poi tornato sull'addio a fine stagione di Dybala con cui non è stato trovato l'accordo per il rinnovo: "Fare un'offerta a Paulo non consona al suo livello non sarebbe stato giusto".

"Dybala un grande giocatore, le decisioni sono figlie di determinati momenti. A dicembre non avrei mai detto che Dusan Vlahovic sarebbe arrivato alla Juve a gennaio.

La Fiorentina poteva ambire alla Champions, difficile pensare ad un addio a gennaio. Le risorse sono limitate: abbiamo Dusan, De Ligt, Locatelli, puntiamo sui giovani", ha detto.

AGNELLI SU MAROTTA E I CONSIGLI ALL'INTER

Il presidente della Juventus alla domanda se è mancato Marotta risponde: "È una persona che manca perché gli voglio bene. In quel momento sono state prese determinate scelte, fatte riflessioni che inizialmente lo attiravano, poi meno. All'Inter sta facendo molto bene, con Steven Zhang ho un ottimo rapporto e c'è un mio ex compagno di Università. Quindi posso dire di voler abbastanza bene all'Inter il che è particolare".

Agnelli, poi, consiglia all'Inter di lavorare su uno stadio di proprietà esclusivo, mentre per San Siro non ci deve essere futuro: "Lo dissi qualche anno fa, fui abbastanza criticato ma ci sono abituato. San Siro ha fatto il suo tempo. È stato sacrificato il Wembley in nome del nuovo Wembley. L'Italia avrà sempre bisogno di uno stadio da oltre 60 mila spettatori. È da valutare se a Milano o Roma - continua Agnelli - ma uno stadio come questo è antifunzionale per qualsiasi attività. Sarei per uno stadio destinato solo alla Nazionale, molto identitario".

"DEL PIERO È IL BENVENUTO SEMPRE"

"Del Piero è il benvenuto sempre. Vive con i suoi figli a Los Angeles, ha una vita estremamente felice. È il benvenuto ogni qual volta voglia". Tuttavia secondo Agnelli "entrare in società significa cambiare stile di vita, e lui è molto concentrato e felice della sua vita". Probabile invece che Chiellini abbia un futuro nel club perché Agnelli spiega che per lui "c'è un posto da anni deve solo decidere lui quando".

IL PROGETTO DELLA SUPERLEGA

"Il progetto Superlega ha avuto la condivisione da parte di 12 club che hanno siglato un accordo da 160 pagine, che come primo punto aveva quello di dialogare con la Uefa e la FIFA. Con Ceferin i dialoghi sono interrotti, ciò non toglie che quello che è stato il rapporto che abbiamo avuto e l'affinità su certi temi rimanga. Ha interpretato questo come attacco personale ma non lo è. Il tempo sarà galantuomo", lo evidenzia Agnelli durante l'evento, rimarcando che "quello che fa riflettere è la veemente reazione da parte delle istituzioni internazionali su un numero di club, che si sono spaventati e per paura hanno indietreggiato: per una battaglia giuridica di questo calibro bisogna anche avere le spalle larghe.

La UEFA è regolatore operatore commerciale monopolista e gatekeeping per le competizioni. Non è una governance moderna ed è il punto saliente sul ricorso alla Corte di Giustizia dell'Ue, va a toccare il principio fondamentale della libera concorrenza in libero mercato. Determinate funzioni servono ma non possono essere incentrate su un unico operatore".

Agnelli sostiene che una Superlega "esista già": "Una Premier a 4,2 miliardi significa che attirerà tutto il talento. Ora rischiamo di avere due finali di Champions con sole squadre inglesi e una di Europa League con una inglese che sfida una scozzese". Agnelli sottolinea poi come Lorenzo Casini possa essere una grande risorsa per il calcio italiano: "La Juventus è filo-governativa per principio, noi dialoghiamo con chi sta al governo. Casini ha grandissime competenze tecnico-amministrative, è conoscitore del calcio e può rivelarsi un ottimo presidente per la Lega".
   

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