La Uefa apre le porte degli stadi agli spettatori, ma in linea teorica: l'ultima parola per le partite di Champions, Europa League e Nations League spetteranno infatti alle autorita' competenti dei singoli stati. L'annuncio e' stato dato dalla confederazione europea a ridosso del sorteggio Champions: "Sara' consentito l'ingresso del pubblico fino al 30% della capienza dei singoli impianti", ha detto Uefa specificando che la decisione fa seguito all'esperimento positivo della Supercoppa tra Bayern e Siviglia a Budapest, alla quale hanno assistito poco piu' di 15 mila spettatori.
La Uefa ha ammesso di esser consapevole che diverse nazioni continueranno a scegliere la via delle porte chiuse o di limiti ancora piu' bassi, e in ogni caso sara' vietata la trasferta di tifosi. "La decisione di oggi - ha detto il presidente Uefa, Ceferin - e' un primo passo che mette al primo posto la salute dei tifosi e il rispetto delle leggi di ciascuno paese. Affrontiamo un nemico comune, ma ciascun paese ha situazione diverse e approcci diversi: questa nuova norma consente maggior flessibilità". Secondo l'Uefa, al momento sono 27 i paesi europei affiliati che consentono l'accesso del pubblico negli stadi.
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