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Gli abusi sessuali di Hamas, rapporto shock sul 7/10

Gli abusi sessuali di Hamas, rapporto shock sul 7/10

'Sadismo sistematico e deliberato, anche sugli ostaggi'

23 febbraio 2024, 12:51

di Aldo Baquis

ANSACheck

Gli abusi sessuali di Hamas, rapporto shock sul 7/10 © ANSA/AFP

Gli abusi sessuali di Hamas, rapporto shock sul 7/10 © ANSA/AFP
Gli abusi sessuali di Hamas, rapporto shock sul 7/10 © ANSA/AFP

"Una violenza sessuale ripugnante è stata parte integrale dell'attacco" sferrato da Hamas il 7 ottobre. Nelle violenze di carattere sessuale, compiute anche in località distanti fra di loro, sono state rilevate "sistematicità ed una evidente intenzionalità" tipiche di questo genere di aggressioni in aree di conflitto. Queste alcune delle conclusioni di un rapporto di 35 pagine presentato dalla 'Israeli Association of Rape Crisis Centers' - l'associazione di assistenza alle vittime di attacchi sessuali (1202.org.il) - basato su una vasta documentazione che include testimonianze, interviste e materiale di altro genere analizzato dalle ricercatrici Carmit Keller Halamish e Noga Berger.

Il rapporto è intitolato: 'Un urlo silenzioso', in memoria delle molte vittime che dopo essere stuprate e seviziate sono state poi soppresse dai carnefici perché tacessero per sempre. Nella pagina di copertina - e nelle interviste rilasciate ai media - le curatrici avvertono che per la crudezza delle "descrizioni grafiche delle violenze sessuali e delle sevizie'" questo testo può ferire i sentimenti di chi si appresti a consultarlo. Il 7 ottobre - precisa il rapporto - 1200 israeliani e stranieri (per lo piu' civili) furono uccisi e altri 254 furono presi in ostaggio.

Anche parte degli ostaggi - aggiunge il documento - è stata poi sottoposta a violenze sessuali a Gaza. "E possibile che tali violenze proseguano anche adesso mentre scriviamo, nel febbraio 2024", notano le curatrici che si dicono deluse per il muro di scetticismo creatosi all'estero circa quegli episodi. Il rapporto intende ''gettare una base di documentazione su una gran mole di crimini''. Nel corso di questo mese è già stato consegnato a Pramila Patten, rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la violenza sessuale nei conflitti, durante una sua missione in Israele. Le autrici hanno rilevato che episodi di violenza sessuale sono avvenuti in tutte le aree dove hanno agito gli uomini di Hamas: nella festa musicale in un'area aperta vicina al confine, nei kibbutzim, in basi militari, in cittadine periferiche del Negev e anche fra gli ostaggi. Spesso questo genere di attacchi sono stati condotti collettivamente.

Altre volte familiari sono stati costretti a vedere da vicino le "sadiche sevizie" a sfondo sessuale, fino all'uccisione della vittima. Gli attacchi sessuali non hanno risparmiato nemmeno ''maschi e bambini''. Il testo menziona menomazioni sistematiche degli organi sessuali, maschili e femminili, anche mediante l'utilizzo di armi. La stesura del testo - che attualmente è reperibile in ebraico e in inglese, e che in futuro sarà tradotto in altre lingue affinché abbia la massima diffusione - è stata complessa perché parte delle testimonianze raccolte dalle vittime ancora non può essere divulgata per esteso, per non arrecare loro un danno ulteriore. "L'esperienza mondiale - spiegano - dimostra infatti che in casi di violenze sessuali in situazioni di conflitto, la loro esposizione richiede tempi prolungati. E questo processo di elaborazione non può essere accelerato".

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