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Milano: Sala-Parisi,duello su Islam e case popolari

Milano: Sala-Parisi,duello su Islam e case popolari

Cav, con Parisi premio a serietà; Rizzo, sì candidato c.sinistra

MILANO, 17 giugno 2016, 20:48

di Enrico Martinelli

ANSACheck

Stefano Parisi (S) e Giuseppe Sala - RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Parisi (S) e Giuseppe Sala - RIPRODUZIONE RISERVATA
Stefano Parisi (S) e Giuseppe Sala - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si è chiusa con la festa di Beppe Sala e un flash mob di Stefano Parisi la campagna elettorale a Milano, dove domenica si svolgerà un ballottaggio molto incerto tra i candidati del centrosinistra e del centrodestra. E come spesso è accaduto dopo il voto del primo turno, le polemiche tra i due sono proseguite anche nell'ultimo giorno prima del silenzio elettorale. "Mi auguro che si premi la serietà, l'affidabilità e la competenza di Stefano Parisi, conosce questa metropoli perchè ne è stato city manager, il mio invito ad un buon voto ai milanesi", è l'appello a sorpresa, dal letto di convalescenza, di Silvio Berlusconi a favore del suo candidato di centrodestra Islam, case popolari, unità delle due coalizioni e appoggio dei leader nazionali sono stati i temi sui quali Parisi e Sala si sono scontrati a distanza e nell'ultimo confronto che si è svolto in Rai. "Renzi - ha spiegato Parisi - ha indicato Sala e ora sta in Russia, in giro per l'Europa ed evita Milano", mentre Silvio Berlusconi "per fortuna sta molto bene e ci manda tutti i giorni segnali di supporto". "Albertini, che è diventato il nuovo guru di Parisi, dice che la Lega è ininfluente e Maroni gli dice che è un genio. Questi - ha detto Sala - il giorno dopo litigano, e paralizzeranno la città".

L'ex commissario unico di Expo ha di nuovo invitato gli elettori a "pensare a me, non a Renzi", aggiungendo poi che "è un po' folle l'idea di dare una lezione a Renzi riportandoci in casa il centrodestra che litigherà il giorno dopo le elezioni".

L'appello è rivolto soprattutto agli elettori di sinistra e non a caso è stato fatto dagli studi di Radio Popolare dove questa mattina Sala ha ricevuto l'appoggio di Basilio Rizzo, il presidente uscente del consiglio Comunale che nel 2011 aveva sostenuto Giuliano Pisapia e invece al primo turno del 5 giugno ha corso da solo con la lista Milano in Comune, prendendo il 3,5%. Rizzo ha dato il suo appoggio "personale" a Sala, senza impegnare la sua lista e confermando che sarà comunque all'opposizione in Comune: "Ma non voglio che ritorni a governare il centrodestra nella nostra città. Parisi è il candidato del centrodestra e quindi per me è meglio che governi Sala", ha spiegato. "Ci contavo senz'altro - ha commentato Sala - Sono felice che Rizzo personalmente voterà per me".

"Adesso capisco perché Sala ha messo Colombo (a capo di un comitato per la legalità, ndr). Non perché vuole la legalità ma perché vuole i voti di Rizzo", ha commentato Parisi. "E' evidente che se sarà eletto con i voti di Rizzo - ha aggiunto - Sala dovrà cambiare il suo programma molto a sinistra". E se Sala ha spesso detto che Parisi sarà 'gestito' dalla Lega, Parisi ha spiegato a Radio Padania che "se Sala vincesse, Majorino sarebbe il vero sindaco", riprendendo poi la polemica già sollevata nei giorni scorsi sulla presenza nella lista del Pd di Sumaya Abdel Qader "che sappiamo essere direttamente o indirettamente collegata con i fratelli musulmani e con la jihad". "Mi sembra un po' brutto parlare di sospetti. Prove non ci sono assolutamente, se ci sono dille", gli ha replicato Sala nel corso del confronto in Rai.

Mariastella Gelmini ha invece attaccato Sala sulle case popolari, parlando di "calunnia, disinformazione e controinformazione". L'ex ministro "non sa niente di Milano", ha replicato Sala e "rispetto a Parisi conosco la città 8 volte di più". "Milano non deve tornare indietro", è il suo appello. "Milano non deve rimanere com'è", è la risposta di Parisi.
    Domenica tocca ai milanesi decidere chi è stato il più convincente.
   

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