Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cannes: 'La pazza gioia' dentro la follia

Cannes: 'La pazza gioia' dentro la follia

Alla Quinzaine il film di Virzì con Bruni Tedeschi e Ramazzotti

PARIGI, 14 maggio 2016, 21:30

Francesco Gallo

ANSACheck

Valeria Bruni Tedeschi (S) e Micaela Ramazzotti in una foto di scena del film 'La pazza gioia ' diretto da Paolo Virzi ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Valeria Bruni Tedeschi (S) e Micaela Ramazzotti in una foto di scena del film  'La pazza gioia '  diretto da Paolo Virzi ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Valeria Bruni Tedeschi (S) e Micaela Ramazzotti in una foto di scena del film 'La pazza gioia ' diretto da Paolo Virzi ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

La follia che c'è in ognuno di noi viene raccontata da Paolo Virzì con la pazzia conclamata di due donne che più diverse non potrebbero essere: Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi) e Donatella Moretti (Micaela Ramazzotti). Ma il film di Virzì, che passa oggi alla Quinzaine, racconta anche, mantenendo un equilibrio difficile tra commedia e melodramma, le complicate regole della convivenza e l'incapacità di adattarsi di chi, rispetto ai cosiddetti 'normali', ha forse una sensibilità in più da gestire.

Protagoniste assolute le due donne che si incontrano a Villa Biondi, "comunità terapeutica ad alta intensità di cura", dove entrambe sono sottoposte a misure di sicurezza. Beatrice è una logorroica dai modi aristocratici ("sono troppo democratica", dice a un certo punto) alla quale viene naturale comandare tutti. Una signora che è stata sposata con un avvocato del presidente (Berlusconi, ndr.), una che sul cellulare ha il 'vero' telefonino di George Clooney e che è razzista quanto basta. Di tutta altra pasta Donatella, psicotica chiusa in se stessa tra anoressia e tatuaggi. La sua è una storia di periferia: cubista in un locale di serie b, dopo una storia con il padrone del locale ha avuto un figlio che le è stato tolto per la sua scarsa affidabilità.

Tra queste due donne il normale conflitto di caratteri e di classe sociale, ma anche quella solidarietà al femminile che ha come volano una fuga alla 'Thelma e Louise' fuori dalla struttura, che cementerà il loro lato umano. Insomma per loro una fuga che è anche un viaggio nel passato, nel mondo da cui vengono che mostra tutta quella inautenticità che giustificherebbe ogni tipo di follia. Scorrono sullo schermo l'ex marito di Beatrice, che ancora sbava per lei, ma anche l'ex amante sfruttatore della Morandini Valdirana, ovvero Renato Corsi (Bobo Rondelli) e l'aristocratica madre (Marisa Borini).

Donatella Moretti si confronta invece nella fuga con il passato rappresentato da un padre buono e fallito (Marco Ferreri), con il coatto con cui ha avuto il bambino e con una madre assente e troppo concreta che fa la badante a un vecchio generale in punto di morte. Sceneggiato dallo stesso Virzì insieme a Francesca Archibugi, 'La pazza gioia' si muove tra comicità, sorriso e melodramma, sfruttando naturalmente sia l'esuberanza caratteriale di Valeria Bruni Tedeschi sia la timida semplicità popolare di Micaela Ramazzotti (entrambe straordinarie). Sceneggiatura perfetta, nel ritmo forse troppo barocco del regista toscano, e con in sottofondo la struggente 'Senza fine' di Gino Paoli. Frase cult del film e anche mission della fuga delle due 'pazzerelle': "Stiamo cercando un po' di felicità".

ECCO TUTTI I FILM IN CONCORSO PER LA PALMA D'ORO 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza