Il coronavirus fa saltare l'orologio biologico invertendo il giorno e la notte, e spingendo un numero crescente di americani a chiedere e fare ricorso a medicinali per dormine. Con i lockdown è anche boom della richiesta di farmaci anti-ansia e anti-depressivi, disponibili ora a un pubblico più ampio con i medici che hanno abbassato la soglia per prescriverli nel tentativo di rendere lo stare a casa meno problematico.
Ma il trend inizia a preoccupare gli esperti che temono l'assunzione dei farmaci si trasformi in una dipendenza difficile da sconfiggere. Le ricette per medicinali anti-ansia sono salite in marzo del 9,7%, quelle di anti depressivi del 9,2%. E la corsa non sembra destinata a fermarsi rapidamente: un terzo degli americani, secondo un sondaggio dell'American Psychiatric Association, afferma che la pandemia sta avendo un "serio impatto" sulla loro salute mentale. I livelli di stress sono particolarmente alti per i genitori con figli sotto i 18 anni. Da qui l'allarme delle autorità che temono un peggioramento del quadro nel caso di una seconda ondata e, a più stretto giro, il pericolo di una dipendenza psicologica dai farmaci difficile da invertire e curare. Contro lo stress da coronavirus la raccomandazione del medici è quella di non cercare sollievo nei medicinali ma è fare esercizio fisico, mangiare bene, evitare l'alcol e circondarsi del sostegno sociale necessario. Il tutto con mascherina e distanziamento sociale.
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