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israele - Governo pensa a quarantena per alcune cittadine ebrei ortodossi

israele - Governo pensa a quarantena per alcune cittadine ebrei ortodossi

29 marzo

28 aprile 2020, 21:49

Redazione ANSA

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Coronavirus: Israele, polizia preme su ortodossi 'renitenti ' © ANSA/AFP

Coronavirus: Israele, polizia preme su ortodossi  'renitenti ' © ANSA/AFP
Coronavirus: Israele, polizia preme su ortodossi 'renitenti ' © ANSA/AFP

 Il governo israeliano sta pensando all'eventualità di mettere in quarantena alcune cittadine di ebrei ortodossi, tra cui Bnei Brak, vicino Tel Aviv. La motivazione è che in queste fasce di popolazione, i tassi di contagio sono più alti che nel resto della popolazione a causa del mancato rispetto, finora, del divieto di riunione imposto dal ministero della sanità nella lotta al coronavirus.
    "Abbiamo non pochi problemi - ha ammesso in un'audizione alla Knesset un esponente del governo - con gli ortodossi, specie in posti come Bnei Brak. Una parte della discussione riguarda la possibilità di imporvi una chiusura e una quarantena". Da giorni si rincorrono gli appelli anche da parte dei rabbini capo di Israele a rispettare le disposizioni che hanno incluso la chiusura delle sinagoghe e delle scuole di studio. Questa mattina il ministro della sicurezza pubblica Gilad Erdan ha duramente attaccato un funerale di massa, svoltosi ieri sera all'uscita del riposo sabbatico proprio a Bnei Brak, definendolo "un grave incidente che mette in pericolo la vita". "Chiedo alla polizia - ha aggiunto su twitter - di far applicare le istruzioni del ministero della sanità in ogni parte del paese, senza eccezioni". I dati delle infezioni, diffusi dal ministero, sembrano aver convinto uno dei maggiori rabbini del mondo ultra ortodosso, Chaim Kanievsky, di base a Bnei Brak e finora piuttosto restio ad adeguarsi alle direttive. Oggi ha emesso una direttiva alla propria comunità di attenersi alle regole e di pregare all'aperto in massimo 10 persone e con una distanza uno dall'altro di 2 metri.

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