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GMG: il Papa ai giovani, non temete di non farcela, c'è bisogno di voi

GMG: il Papa ai giovani, non temete di non farcela, c'è bisogno di voi

Un milione e mezzo di giovani alla messa con il Pontefice: 'Abbiamo bisogno di lampi di luce di speranza. Ma non serve mettersi sotto i riflettori'

LISBONA, 06 agosto 2023, 20:16

Redazione ANSA

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Il Papa © ANSA/AFP

La prossima Giornata Mondiale della Gioventù si terrà a Seul, in Corea del Sud, nel 2027. Lo ha annunciato il Papa alla fine della messa al Parque Tejo alla fine della Gmg di Lisbona. I giovani cattolici di tutto il mondo sono stati invitati prima dal Papa prima a Roma dove nel 2025 si celebrerà il Giubileo dei giovani.

Il Papa è al Parque Tejo per la messa conclusiva della Giornata Mondiale della Gioventù. I giovani presenti sono circa un milione e mezzo, quanti hanno partecipato alla Veglia di ieri sera. Lo riferiscono le autorità locali. I ragazzi hanno infatti dormito sul posto, come accade ad ogni veglia della Gmg.

Il Papa saluta la Gmg di Lisbona, la città, le autorità, la Chiesa locale, i giovani arrivati da tutto il mondo. "Obrigado", "grazie", dice all'Angelus alla fine della messa al Parque Tejo. Papa Francesco nei ringraziamenti ha citato anche il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa che in questi giorni è stato presente a tutti gli eventi con il Papa. Un "obrigado" dal Pontefice anche al cardinale patriarca di Lisbona Manuel Clemente che ha ospitato l'evento. "E obrigado a te, Lisbona, che rimarrai nella memoria di questi giovani come 'casa di fraternità' e 'città di sogni'". "Obrigado ai volontari, ai quali va l'applauso di tutti per il grande servizio svolto" e "obrigado a tutti voi, cari giovani! Dio vede tutto il bene che siete, Lui solo conosce quello che ha seminato nei vostri cuori. Per favore, custoditelo con cura. Vorrei dirvi: fatene memoria, fissate nella mente i momenti più belli. Poi, quando arriverà qualche inevitabile momento di fatica e scoraggiamento, e magari la tentazione di fermarvi nel cammino o di chiudervi in voi stessi, ravvivate le esperienze e la grazia di questi giorni", ha aggiunto il Papa all'Angelus.

Il Papa parla ai giovani della "luce" che serve nella vita. "Amici, anche noi abbiamo bisogno di qualche lampo di luce che sia speranza, tante sconfitte quotidiane", ha detto nell'omelia della messa al Parque Tejo di Lisbona. La luce che è "venuta a illuminare il mondo è Gesù. È Lui la luce che non tramonta mai e brilla anche nella notte". "Vorrei dirvi una cosa - ha proseguito il Papa - : non diventiamo luminosi quando ci mettiamo sotto i riflettori, quando esibiamo un'immagine perfetta e ci sentiamo forti e vincenti. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui".

 




Il Papa ha invitato i giovani a non avere paura dello loro fragilità, del loro senso di inadeguatezza, perché "il mondo ha bisogno di voi". "A voi, giovani, che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati; a voi, giovani, che a volte pensate di non farcela, di non essere capaci, c'è un po' di pessimismo", "a voi, giovani, tentati in questo tempo di scoraggiarvi, di giudicarvi inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso; a voi, giovani, che volete cambiare il mondo, e va bene che volete cambiare il mondo, e lottate per la giustizia e per la pace; a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia ma vi sembra che non bastino; a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia; a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sì, proprio a voi, giovani, Gesù dice: 'Non temete!'".

Il Papa all'Angelus ha rivolto un pensiero ai giovani che "non sono potuti venire" alla Gmg "a causa di conflitti e di guerre. Nel mondo sono tante. Pensando a questo continente, provo grande dolore per la cara Ucraina, che continua a soffrire molto. Amici, permettete a me, anziano, di condividere con voi giovani un sogno che porto dentro: è il sogno della pace, il sogno di giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono un avvenire di pace". "Tornando a casa, continuate, per favore a pregare per la pace. Voi siete un segno di pace per il mondo, una testimonianza di come le nazionalità, le lingue e le storie possono unire anziché dividere. Siete la speranza di un mondo diverso".

Il Papa a Fatima, il suo dolore silenzioso per la pace

(dell'inviata Manuela Tulli)

L'estuario del Tago è un tappeto umano: sono oltre un milione i giovani alla veglia con Papa Francesco al Parque Tejo di Lisbona che, insieme alla messa di domani, è il momento clou della Giornata Mondiale della Gioventù. La giornata di Papa Francesco è cominciata con una visita a Fatima, il santuario mariano del Portogallo. Qui, ai piedi della Madonna, ha portato la sua preghiera "silenziosa e di dolore" per la pace, come riferito dal portavoce Matteo Bruni che ha dipanato un piccolo giallo della mattinata. Il Papa, che aveva inserito la tappa a Fatima proprio per la sua preoccupazione per i conflitti in corso nel mondo, nel suo breve discorso non ha pronunciato la parola "pace" né ha fatto alcun riferimento all'Ucraina e la Russia. "Il Papa mi ha detto che ha pregato in silenzio e con dolore per la pace, sono parole sue", ha spiegato ai giornalisti. Ma sono inevitabili le domande sulla salute, questa volta per la vista perché Francesco in questo suo viaggio in Portogallo sta spesso scegliendo di lasciare i fogli dei discorsi preparati per parlare a braccio.

 

"Non è un problema di vista", ha detto ancora Bruni. A fare riferimento alla volontà di "non sforzare la vista" era stato lo stesso Pontefice ieri mattina. Ma il portavoce vaticano spiega che in quella occasione "c'era un problema di illuminazione che gli faceva riflesso sugli occhiali per cui era difficile riuscire a leggere". Questa mattina a Fatima ha messo da parte il testo del discorso e quello della preghiera che aveva preparato "non per un problema di vista, ma per una scelta pastorale nei confronti del popolo che si trovava di fronte". Al santuario di Fatima c'erano alcuni detenuti e molti malati e disabili, anche gravi. A chi gli chiede se abbia problemi di memoria, Bruni replica: "non è un tema". Infine a chi chiede se il Papa sia stanco, il portavoce risponde ai giornalisti: "Come voi, come è la vostra fatica per un viaggio intenso".

 

Il Papa torna sulla pace nel primo pomeriggio con un tweet in cui rivolge una preghiera sempre alla Madonna di Fatima (che oggi ha ribattezzato, per la sua premura, 'Nostra Signora della fretta') : "Con cuore di figli ti consacriamo le nostre vite, ogni fibra del nostro essere, tutto quello che abbiamo e siamo, per sempre. Ti consacriamo la Chiesa e il mondo, specialmente i Paesi in guerra. Ottienici la pace. Tu, Vergine del cammino, apri strade dove sembra che non vi siano. Tu, che sciogli i nodi, allenta i grovigli dell'egoismo e i lacci del potere", ha pregato il Papa. Di pace ha parlato, da Lisbona, anche il cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi che è anche l'inviato del Papa per la missione di pace e che andrà prossimamente a Pechino. Ha ricevuto a 'Casa Italia', il quartiere generale dei pellegrini italiani alla Gmg, i vescovi ucraini della Chiesa greco-cattolica Ivan Kulyk e Maksym Ryabukha e della Chiesa cattolica di rito latino Oleksandr Yazlovetskiy che accompagnano 500 ragazzi.

 

"È stata un'occasione per rinnovare la solidarietà: molti sono i legami con la Chiesa in Italia. Questo conforta, dà speranza e risposte concrete. Continuiamo a pregare per porre fine al conflitto. Non può non esserci pace, perché senza di essa c'è solo la fine", ha sottolineato Zuppi. Infine una nota di cronaca: stamane a Fatima ad accogliere il Papa c'ero uno strano cielo grigio-rosa. Era l'effetto di un incendio che dal giorno prima interessava la foresta di Castelo Branco, una località a 150 chilometri dal santuario mariano. Ma il vento ha portato la cenere fino alla Cappellina della Madonna e molti mezzi dei vigili del fuoco erano dislocati a Fatima, pronti ad intervenire se fosse stato necessario.

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