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Fazio, sul Nove la domenica e un ruolo editoriale

Fazio, sul Nove la domenica e un ruolo editoriale

"Strabordante ingordigia politica". Porro: "Sistema di potere"

ROMA, 15 maggio 2023, 19:47

di Angela Majoli

ANSACheck

FAZIO - RIPRODUZIONE RISERVATA

FAZIO - RIPRODUZIONE RISERVATA
FAZIO - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il suo spazio, quello della domenica sera, il suo talk, tra attualità, interviste e intrattenimento leggero, e un ampio ruolo editoriale: è il futuro che attende - a quanto si apprende - Fabio Fazio nella sua nuova casa, il Nove, in base all'accordo quadriennale firmato con Warner Bros.
    Discovery.
    Con il conduttore traslocano il suo gruppo di autori e Luciana Littizzetto con i suoi monologhi cult. In forse Filippa Lagerback, evocata nel tam tam sui social. Il titolo dovrebbe restare Che Tempo Che Fa: per l'ufficializzazione bisogna attendere il termine del contratto con la Rai. E così anche la produzione, che dovrebbe essere affidata a Banijay cui fa capo l'OFFicina. Quanto agli ospiti, non dovrebbe essere un problema per una major come Warner approcciare grandi talent. Ma l'obiettivo della società non è solo arricchire l'offerta del canale, accendendo la domenica sera che parte da una media del 2-2.5% di share. L'accordo di ampio respiro - e a quanto pare chiuso a condizioni più favorevoli rispetto all'ingaggio Rai - prevede infatti che Fazio possa portare la sua esperienza, in un gruppo che spazia dal cinema alla tv allo streaming, per lo sviluppo di nuovi progetti editoriali.
    Intanto il conduttore, acquisito il divorzio dalla Rai, si sfoga nella sua rubrica su Oggi, accusando la "strabordante ingordigia" della politica. Nessun vittimismo, è la premessa, ma "negli anni scorsi ho sperimentato sulla mia pelle che cosa vuol dire essere adoperato come terreno di scontro senza alcuna possibilità di difesa se non quella dei risultati del proprio lavoro. Anche se servono a poco o a niente, soverchiati come sono dalla potenza di fuoco che ti viene scaricata addosso. La sensazione di essere merce pericolosa e non una risorsa della propria azienda non è gradevole".
    Con lui si schiera Roberto Saviano: "Fazio non lascia la Rai, viene cacciato dalla Rai. Questa è la verità". Bruno Vespa parla di "grande perdita" per l'azienda, mentre Fiorello sceglie come sempre la cifra dell'ironia. A Viva Rai2! mostra una foto del conduttore scarabocchiata con scritto Che Tempo Che Faceva, poi, ai sodali Biggio e Casciari: "Ragazzi io non voglio essere epurato, occhio a quello che dite. Già immagino la riunione dei vertici Rai: 'C'è uno bravo, che facciamo? Cacciamolo via. C'è uno che fa guadagnare la Rai, via'", ironizza citando il tormentone costi vs benefici, budget vs ascolti e pubblicità garantiti. Non la pensa così Nicola Porro: "Che Tempo Che Fa era un vero e proprio sistema di potere". E ai colleghi giornalisti: "Vi siete forse dimenticati quando all'inizio del 2000 Fazio non ci pensò due volte ad abbandonare la Rai di fronte a 13 miliardi di lire offerti da La7 (che all'epoca si chiamava Telemontecarlo) per fare un programma con Gad Lerner?". Poi Tmc passò "nelle mani di Tronchetti Provera che, vedendo i conti in rosso, optò per rinunciare alle puntate di intrattenimento costosissime di Fazio". Torna a farsi sentire anche il vicepremier Matteo Salvini: "C'è una libera scelta di un libero conduttore che ha accettato liberamente un'offerta", "nessuno ne faccia una questione di Stato".
   

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