"Io non mi rassegno. In queste ore i
contatti sono intensissimi tra di noi". Lo ha detto Piero
Fassino oggi ad Agorà. "Le ragioni per cui andiamo verso una
scissione non sono plausibili, non sono comprensibili".
"C'è una storia comune, c'è un'idea del Paese e del
partito che è comune. Colgo l'occasione per lanciare un appello:
la nostra gente non vuole la separazione, non vuole divisione,
ma ci chiede unità, e ce la chiede chi ha votato sì al
referendum e chi ha votato no. Abbiamo un dovere, abbiamo una
responsabilità che non possiamo non onorare al meglio. Di
inevitabile c'è solo la morte, tutto il resto è evitabile. Non
si deve mai pronunciare la parola scissione, che ti rende
prigioniero. Liberiamocene!. Credo che si sia logorato un
rapporto di fiducia un po' in tutti. Dobbiamo lavorare per
ricostruire il rapporto di fiducia che non ha ragione di venire
meno". "Io mi auguro che Emiliano non se ne vada, che Bersani
non se ne vada, che Speranza non se ne vada, che neanche Rossi
se ne vada".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA