"Prima, con la scusa della lotta alle
bufale in rete, provano a imbavagliare internet, ormai unico
vero squarcio d'informazione indipendente in un sistema
mediatico fondato sulla partitocrazia, e poi accusano il M5S di
oscurantismo se propone che i media tradizionali rendano conto
delle notizie false diffuse. Ancora una volta il Pd e i vecchi
partiti usano due pesi e due misure quando si parla
d'informazione. L'unico vero 'tribunale' davanti a cui la stampa
degna di questo nome dovrebbe rispondere è quello dell'opinione
pubblica e dei cittadini che chiedono di essere informati, e non
manipolati, in modo da poter compiere le proprie scelte in un
Paese democratico che si rispetti. E invece ci troviamo davanti
a politici che vogliono una stampa che, anziché fare da cane da
guardia al potere, si metta ad abbaiare contro il pensiero
critico dei cittadini". Così i capigruppo del M5S di Camera e
Senato, Vincenzo Caso e Michela Montevecchi replicano alle
polemiche innescate dalla proposta di Beppe Grillo.
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