"Preghiamo per
Bruno Cacace, per la sua famiglia e perché possa tornare presto
a casa. Sano e salvo". Don Tonino Arneodo, parroco della chiesa
di Gesù Lavoratore di Borgo San Dalmazzo, ha ricordato così,
durante la Messa, il tecnico italiano originario del paese in
provincia di Cuneo rapito lunedì scorso in Libia.
A Borgo aspettano notizie l'anziana madre dell'italiano
rapito, Maria Margherita Forneris, il fratello gemello Claudio e
la sorella Ileana. Le figlie del tecnico, 56 anni, vivono invece
in Francia, a Parigi e a Saint Tropez.
Con Bruno Cacace è stato rapito anche un secondo tecnico
della Con.I.Cos., ma di origini venete, Danilo Calonego.
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