Dai 9,5 milioni al mese di Mare Nostrum, "114 milioni in tutto, quasi centomila euro al giorno", a "zero euro" a carico dell'Italia per Triton che partirà domani e "costerà 3 milioni di euro al mese, forse poco più, e sarà finanziata col bilancio di Frontex". E' il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a sottolineare il dato economico con enfasi, nel tracciare il bilancio di quella che è stata un'"operazione di emergenza" decisa dopo la tragedia di Lampedusa del 3 ottobre dello scorso anno con 366 vittime.
"Oggi possiamo dire con nettezza che l'Italia ha fatto il proprio dovere", ha aggiunto il ministro che ha elencato i numeri dei tredici mesi di attività di Mare Nostrum: 558 interventi svolti, 100.250 le persone salvate. Sul fronte giudiziario, 728 sono stati gli scafisti arrestati e 8 le navi-madre sequestrate. Pesano quei 499 morti, i 1.446 presunti dispersi, e i 192 cadaveri da identificare.
Nel passaggio da Mare Nostrum a Triton ci saranno due o tre mesi di "fase di uscita", ha spiegato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, poi all'Italia non spetterà più il controllo dei confini ma il solo rispetto della legge del mare. In questo lasso di tempo la Marina continuerà il suo lavoro con una nave grande a Lampedusa e tre pattugliatori: assetti ridotti e anche costi diminuiti di un terzo. Triton schiererà ogni mese due navi d'altura, due navi di pattuglia costiera, due motovedette, due aerei ed un elicottero.
I mezzi partiranno da due basi: Lampedusa e Porto Empedocle.
Pattuglieranno il Canale di Sicilia ed il mare davanti alle coste calabresi tenendosi nell'ambito delle 30 miglia dal litorale italiano, diversamente da Mare Nostrum, i cui mezzi si spingevano molto più in là, fino a ridosso delle coste libiche.
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