Il sindaco afroamericano di New
York punta il dito contro la stampa al suo seguito, a suo avviso
'troppo bianca'. Secondo Eric Adams, manca la diversità nelle
redazioni e i giornalisti che scrivono su di lui mal
interpretano il suo operato. "Sono un afroamericano che è il
sindaco - ha detto durante un'accesa conferenza stampa - ma la
mia storia è interpretata da persone che non sono come me". Ad
accendere la miccia la copertura negativa di un suo recente
viaggio a Albany, sede del Congresso dello stato di New York,
dove Adams non è riuscito ad incassare l'appoggio dei deputati
dello stato sulla sua agenda anti-crimine. "Che lo ammettiate o
meno - ha detto rivolgendosi ai giornalisti - sto facendo un
dannato buon lavoro e non possiamo vivere in questa realtà
alterna". Ha poi minacciato di non accettare più domande se la
copertura che gli riserva la stampa non migliora.
Il sindaco, inoltre, ha ripetutamente sottolineato che la
razza gioca un ruolo nella copertura stampa su di lui e che i
giornalisti sono per lo più bianchi. "Quanti afroamericani ci
sono nei board editoriali? - continua - Quanti di loro
determinano come vengono scritte queste storie?". Ed ancora:
"quanti asiatici, quanti asiatici dell'est? Del sud? Tutti
parlano della diversità nel mio governo ma qual e' la
diversificazione nelle newsroom?". Infine ha anche accusato i
giornalisti di scrivere storie come se già sapessero cosa farà,
prima ancora che le cose accadano. Secondo il New York, il
sindaco gioca la carta della razza quando vede una copertura
negativa.
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