Italia e Sudafrica lavorano insieme
alla realizzazione del più grande e potente dei radiotelescopi,
lo Square Kilometers Array che ha parte delle antenne anche in
Australia. "Il Sudafrica ha diversi progetti di primo piano
nell'ambito del panorama scientifico globale e fra i principali,
nel campo dell'astrofisica c'è sicuramente il radiotelescopio
Ska", ha detto
Luca Tiano, addetto scientifico dell'ambasciata italiana a
Pretoria, a margine della Conferenza degli Addetti scientifici e
spaziali e degli Esperti agricoli 2024 organizzata a Torino dal
ministero degli Esteri.
"Ska è un progetto trentennale che si prefigge di sviluppare
il radiotelescopio più potente mai sviluppato" e "l'Italia
partecipa a questo progetto tramite l'Istituto Nazionale di
Astrofisica e in cinque su 12 delle aree tematiche", ha
aggiunto. Al momento è stata completata "un'area di 64 antenne
che ha già consentito di avere delle informazioni assolutamente
dettagliate e nuove dell'universo", per esempio su buchi neri,
quasar, onde gravitazionali. "L'apporto importante dell'Italia
in questo contesto - ha detto ancora Tiano - è relativo allo
sviluppo di software, antenne", con possibili ricadute anche in
altre tematiche.
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