A trent'anni di distanza dalle stragi
mafiose di Capaci e Via D'Amelio - in cui morirono Giovanni
Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e i
rispettivi agenti di scorta - le attività di commemorazione
delle vittime della lotta alla mafia ha varcato i confini
nazionali. Ieri a Dublino quasi duecento persone hanno voluto
rendere omaggio alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino,
ed a tutte le vittime della mafia, nel corso di una serata di
commemorazione ed approfondimento al Trinity College.
L'evento, dal titolo "Per non dimenticare i nostri eroi di
ieri e di oggi", ha visto la partecipazione di Salvatore
Borsellino, fratello del magistrato ed attivista del Movimento
Agende Rosse, del regista ed autore televisivo Pierfrancesco
Diliberto, in arte PIF, e della Senatrice di "Italia Viva" Laura
Garavini, già membro della Commissione Parlamentare Antimafia
dal 2008 al 2013.
Nel corso della serata - alla presenza dell'Ambasciatore a
Dublino Ruggero Corrias - Emiliana Capurro, presidente del
Com.It.Es. Irlanda organizzatore dell'evento, ha ringraziato
tutta la comunità italiana e sottolineato l'importanza che un
tale impegno commemorativo riveste per le giovani generazioni:
"L'evento di ieri è la dimostrazione di come il bisogno di
parlare di Peppino Impastato, di Falcone, di Borsellino e di
tutte le vittime della mafia sia ancora vivo. Come diceva Paolo
Borsellino: parlate della mafia, parlatene alla radio, in
televisione, sui giornali. Però parlatene!" ha dichiarato.
In coda alla proiezione Silvia Gissi, presidente
dell'associazione "Peppino impastato e Adriana Castelli" ha
presentato un progetto di circuitazione in Irlanda di una mostra
sul contrasto alle mafie che vedrà la luce il prossimo anno.
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