La premier serba Ana Brnabic e
diversi ministri del suo governo hanno partecipato in serata a
Belgrado al ricevimento offerto dall'Ambasciata d'Italia in
occasione della Festa della Repubblica. Un evento che è coinciso
con l'ultima uscita pubblica dell'ambasciatore Carlo Lo Cascio,
giunto al termine del suo mandato e che nei prossimi giorni
rientrerà a Roma in vista di futuri incarichi.
"Viviamo una congiuntura internazionale molto complessa. Dopo
la dura crisi pandemica, l'Europa attraversa il momento più
difficile della sua storia recente, mentre la brutale
aggressione all'Ucraina sta avendo conseguenze molto gravi a
livello globale anche sull'approvvigionamento energetico e sulla
sicurezza alimentare", ha detto l'ambasciatore nel suo discorso
di saluto e congedo al tempo stesso.
"Colgo quest'occasione - ha aggiunto - per rinnovare al
popolo ucraino tutta la nostra solidarietà e il nostro pieno
sostegno, con l'auspicio che le ostilità possano fermarsi al più
presto". L'ambasciatore ha quindi osservato che "dinanzi a
questo scenario così incerto, come ha ricordato il Presidente
della Repubblica Mattarella, occorre rilanciare il progetto
europeo che ha assicurato un ineguagliabile periodo di pace,
sviluppo e prosperità al nostro continente". Dicendosi fiducioso
che l'Unione europea "saprà uscire rafforzata anche da questa
difficile congiuntura", l'ambasciatore ha affermato che "per
fare ciò, nella visione italiana occorre anche un'accelerazione
del percorso di integrazione europea dei Paesi dei Balcani
occidentali che, ora più che mai, trova conferma della sua
ragione d'essere". "L'Italia sostiene da sempre le legittime
aspirazioni europee della Serbia e della regione balcanica, il
cui futuro è indiscutibilmente nella Ue", ha detto Lo Cascio,
incoraggiando per questo Belgrado a "proseguire il percorso
riformista degli ultimi anni".
L'ambasciatore ha quindi sottolineato come negli ultimi
quattro anni, "nonostante le difficili sfide, Italia e Serbia
hanno saputo ulteriormente consolidare i loro saldi rapporti
bilaterali, con risultati importanti. Lo testimoniano le
numerose visite in questo lasso di tempo a Roma e a Belgrado
(tra cui quella del ministro degli esteri Luigi Di Maio che sarà
qui tra poche settimane)". E, ha aggiunto, lo dimostra anche "il
record dell'interscambio bilaterale nel 2021, che ha raggiunto i
4,1 miliardi di euro, superando perfino la performance
pre-pandemia, e l'incoraggiante tendenza del 2022, con una
crescita del 19% degli scambi commerciali soltanto nel primo
trimestre".
Tra i tanti ospiti della serata in Ambasciata, anche la
presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic, il capo della
rappresentanza Ue in Serbia Emanuele Giaufret, numerosi
ambasciatori - compresi quello americano e tedesco, addetti
militari, esponenti del mondo politico, economico,
imprenditoriale, scientifico, culturale, rappresentanti di varie
confessioni religiose. Presenti anche alcuni esponenti
dell'opposizione. A suscitare l'interesse di molti sono stati
inoltre Andrea Pirlo, il grande campione del calcio italiano e
internazionale, in visita a Belgrado dove ha fatto oggi da
promoter ufficiale del Campus calcistico per ragazzi serbi
organizzato da Banca Intesa e Generali Assicurazioni Serbia (in
programma dal 27 giugno al primo luglio), e Konstrakta, la
cantante e artista serba giunta quinta al recente Eurovision di
Torino con il suo motivo salutista 'In corpore sano'.
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