Il violoncello, e la sua
straordinaria versatilità, soprattutto quando è nelle mani di
interpreti di fama mondiale come Giovanni Sollima e Mario
Brunello, è stato l'indiscusso protagonista nell'italianissimo
Teatro Coliseo di Buenos Aires di un concerto a cui hanno
contribuito in maniera fondamentale i 12 giovani membri
argentini del Violoncellos Ensamble', costituito nel 2020 dal
maestro Benjamín Báez.
Grazie ad una programmazione sorprendente che ha incluso
compositori di tre secoli, il pubblico ha potuto assaporare il
meglio della musica barocca di Johann Sebastian Bach e Antonio
Vivaldi, scoprire lavori di compositori meno noti del XIX secolo
(Alfredo Carlo Piatti e Niccolò van Westerhout) e stupirsi per
gli adattamenti orchestrali per 14 violoncelli di brani di tango
di Astor Piazzolla e di motivi composti da due 'miti' della
musica rock argentina, come Luis Alberto Spinetta e Charly
Garcia. Nonché assaporare lo spessore e l'intensità di un lavoro
di Sollima intitolato 'Violoncelles, vibrez!' che ha suscitato
gli applausi convinti del pubblico. Si è trattato nel complesso
di un repertorio basato su trascrizioni, attento a preservare
l'aura degli originali. A sottolineare che la musica non può
prescindere dalla drammaticità della congiuntura mondiale, poco
prima della fine Brunello ha preso il microfono per introdurre
l'esecuzione di un Kyrie, con una intesa richiesta di mettere
fine ai conflitti di cui sono vittime civili innocenti. "Pietà
- ha chiesto - per tutte le persone, da una parte del confine, e
dall'altra parte del confine. Da una parte del mare, dall'altra
parte del mare: pietà!".
Il concerto era parte del ciclo Italiaxxi, ideato, curato e
prodotto dall'Istituto Italiano di cultura di Buenos Aires e dal
Teatro Coliseo, con il sostegno istituzionale dell'ambasciata
d'Italia, del ministero della Cultura italiano e del programma
beIT del Ministero degli Esteri.
I due artisti italiani si sono già esibiti nel Teatro Colon
il 4 novembre, insieme all'Orchestra filarmonica di Buenos Aires
e torneranno al Colon nell'ambito del programma Divina Italia
che ha segnato la stagione italiana di questo tempio mondiale
della musica classica e dell'opera, il 13 novembre con 'Suite
italiana'.
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