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Bombe su una chiesa a Gaza con 400 rifugiati, almeno 17 morti

Bombe su una chiesa a Gaza con 400 rifugiati, almeno 17 morti

L'esercito israeliano ammette: colpito un muro vicino alla chiesa di San Porfirio. Il Patriarcato ortodosso: "Un crimine di guerra"

CITTÀ DEL VATICANO, 20 ottobre 2023, 18:03

Redazione ANSA

ANSACheck

Airstrike on Orthodox church in Gaza © ANSA/EPA

Airstrike on Orthodox church in Gaza © ANSA/EPA
Airstrike on Orthodox church in Gaza © ANSA/EPA

"La notte scorsa è stata colpita la sala adiacente alla chiesa di San Porfirio a Gaza, che offriva rifugio a 411 persone. Tra queste c'erano 5 membri dello staff di Caritas Gerusalemme, insieme alle loro famiglie. Viola, una tecnica di laboratorio di Caritas Gerusalemme di 26 anni, è stata uccisa insieme al suo bambino e al marito. Tra le vittime ci sono anche la sorella di Viola e i suoi due figli. Al momento in cui scriviamo il bilancio ammonta a 17 morti, con decine di altri feriti. Purtroppo, si prevede che nel corso delle ore i numeri aumenteranno". Lo riferisce Caritas Internationalis

"Almeno 17 persone hanno perso la vita e altre sono ancora sotto le macerie", precisa la stessa fonte, sottolineando che "dal 7 ottobre, Israele ha imposto un assedio totale agli oltre 2 milioni di cittadini di Gaza. Acqua, cibo ed elettricità sono stati tagliati, le medicine scarseggiano e i bombardamenti arbitrari si sono intensificati".

"I nostri cuori sono vicini a tutti coloro che sono stati colpiti da questo devastante attacco", e "Caritas Italiana si unisce nella preghiera a Caritas Gerusalemme, offrendo vicinanza e sostegno alle tante famiglie in lutto. Unisce la sua voce a quella di chi, in questa situazione difficile e complessa, chiede con decisione a tutte le parti in conflitto un immediato cessate il fuoco, l'apertura di corridoi umanitari per portare soccorso alle popolazioni colpite e l'avvio di colloqui di pace, per porre fine a questo orrore", riporta una nota dell'ente caritativo.
   

Esercito, abbiamo colpito muro vicino alla chiesa a Gaza

L'esercito israeliano ha riconosciuto di "aver colpito un muro vicino" alla chiesa in un attacco aereo. L'aviazione israeliana stava conducendo raid contro un centro di comando e controllo dell'organizzazione terroristica Hamas usato nel lancio di razzi e colpi di mortaio". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. "Sappiamo che ci sono state delle vittime e stiamo esaminando l'incidente", ha aggiunto, ribadendo che "Hamas colloca di proposito le sue postazioni in aree civili usate dai residenti della Striscia di Gaza".

Patriarcato ortodosso 'attacco a chiesa crimine di guerra'

Il Patriarcato ortodosso di Gerusalemme ha espresso la "sua più ferma condanna per l'attacco aereo israeliano che ha colpito il complesso della sua chiesa nella città di Gaza". "Prendere di mira le chiese e le loro istituzioni, insieme ai rifugi che forniscono per proteggere cittadini innocenti, in particolare bambini e donne che hanno perso le loro case a causa degli attacchi aerei israeliani sulle aree residenziali negli ultimi tredici giorni, costituisce - ha detto - un crimine di guerra che non può essere ignorato".

"Nonostante l'evidente presa di mira delle strutture e dei rifugi del Patriarcato ortodosso di Gerusalemme e di altre chiese, tra cui l'ospedale della Chiesa episcopale di Gerusalemme, altre scuole e istituzioni sociali, il Patriarcato, insieme alle altre chiese, rimane impegnato - ha continuato - ad adempiere al suo dovere religioso e morale nel fornire assistenza, sostegno e rifugio a coloro che ne hanno bisogno, tra le continue richieste israeliane di evacuare queste istituzioni di civili e le pressioni esercitate sulle chiese a questo riguardo". Il Patriarcato ha quindi sottolineato che "non abbandonerà il suo dovere religioso e umanitario, radicato nei suoi valori cristiani, di fornire tutto ciò che è necessario sia in tempo di guerra che di pace"

Iran, attacco alla chiesa ennesimo crimine del regime

"Il bombardamento della storica chiesa di San Porfirio a Gaza, dove si rifugiavano donne e bambini, è l'ultimo crimine del regime dell'apartheid". Lo scrive su X il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian. "Il comportamento brutale di questo regime odioso, nella profanazione delle religioni e nell'attacco al patrimonio storico e culturale umano - continua - è simile a quello dei gruppi terroristici e dell'Isis".

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