Circa mille trecento civili siriani, in larga parte donne e bambini, sono stati finora rimessi in libertà nell'ultimo mese dal famigerato campo profughi di al Hol, nella Siria nord-orientale e gestito dalle autorità curdo-siriane. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria.
Il campo, costruito nel 1991 per ospitare al massimo 10mila persone, è abitato dalla fine del 2018 da più di 60mila civili, in larga parte sfollati provenienti da regioni fino al marzo 2019 controllate dall'Isis.
Lo scorso 4 ottobre le autorità curdo-siriane avevano annunciato di esser pronte a liberare fino a 25mila civili siriani dal campo di al Hol, dove ci sono più di 30mila iracheni e circa 10mila di altre nazionalità.
Sempre a ottobre, le stesse autorità curdo-siriane avevano annunciato una amnistia per migliaia di detenuti, membri di medio e basso rango dell'Isis, prigionieri nei penitenziari del nord e del nord-est della Siria.
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