Comincia oggi, in Portogallo, il
trattamento riabilitativo per i primi quindici soldati ucraini
feriti in guerra e ricoverati presso il nuovo centro di
riabilitazione fisica e psicologica creato ad hoc
dall'associazione di volontari Ukrainian Refugees Uapt e
inaugurato lo scorso fine settimana.
Il centro si chiama Fenix, come l'uccello che rinasce dalle
sue ceneri, ed è il frutto dell'iniziativa di Ukrainian Refugees
Uapt, ente che già si dedicava all'accoglienza di profughi
ucraini in Portogallo, in collaborazione con un gruppo di
finanziatori privati, portoghesi e no. Senza poter contare su
alcun contributo pubblico, che pure era stato richiesto al
governo portoghese, tanti singoli donatori anonimi, diverse
aziende sia locali che multinazionali e la Chiesa dei mormoni
hanno raccolto circa un milione e mezzo di euro per restaurare
un vecchio seminario abbandonato nella provincia di Ourém (la
stessa della città di Fátima) e installarvi un centro di
riabilitazione che, a detta dei promotori, è al livello dei
grossi centri dedicati ai campioni dello sport.
Fenix opera a stretto contatto con le autorità ucraine e
questo primo contingente di feriti viene dalle zone dove la
guerra è più intensa: Cherson, Kharkiv e Zaporizhia. Dopo questo
primo test, a partire dal mese di luglio, a Ourém è atteso
l'arrivo di altre decine di soldati feriti che non trovano posto
negli ospedali già saturi del Paese invaso dalla Russia.
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