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Tajani all'Onu,'l'Italia è con Kiev, Vogliamo pace giusta'

Tajani all'Onu,'l'Italia è con Kiev, Vogliamo pace giusta'

'Saremo in prima linea nella ricostruzione dell'Ucraina'

NEW YORK, 21 settembre 2023, 09:27

Redazione ANSA

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"La posizione del governo italiano guidato dal primo ministro Giorgia Meloni sull'aggressione russa all'Ucraina è chiara e molto nota. Siamo dalla parte dell'Ucraina, un popolo invaso che lotta per difendere la propria libertà e sovranità". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al consiglio di sicurezza dell'Onu sull'Ucraina. "Vogliamo - ha aggiunto - una pace giusta per l'Ucraina. Pace giusta significa libertà per l'Ucraina. Volodymyr Zelensky e il popolo ucraino sanno che l'Italia è con loro e sarà con loro. Per loro, ma per l'Italia stessa". "La ricostruzione dell'Ucraina sarà una delle massime priorità della Presidenza italiana del G7 il prossimo anno", "l'Italia sarà in prima linea nella ricostruzione" ha detto il ministro.
    "Siamo molto preoccupati per la situazione di sicurezza nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Dobbiamo continuare a sostenere gli sforzi del direttore dell'Agenzia nucleare dell'Aiea, Grossi. Il rischio è un'altra Chernobyl": ha detto il ministro Tajani. L'Italia "condanna fermamente la decisione della Russia di porre fine all'Iniziativa sui cereali del Mar Nero. Questa decisione mette in pericolo - sostiene il vicepremier - la vita di milioni di persone in Africa, aumenta l'insicurezza alimentare e costringe centinaia di migliaia di persone a lasciare le proprie terre, cadendo nelle mani dei mercanti di morte che vendono la propria vita nel disperato viaggio verso il Mediterraneo". "L'Italia, che ha ospitato il vertice sui sistemi alimentari a luglio, accoglie con favore gli sforzi del presidente turco Erdogan e del segretario generale Guterres per rilanciare l'iniziativa sui cereali del Mar Nero", ha assicurato il ministro.
    "Tutti subiamo le conseguenze di questa guerra che come un effetto domino ha colpito le nostre società: crisi energetica, aumento dei prezzi delle materie prime, inflazione, rifugiati.
    Una crescente pressione migratoria dall'Africa, in particolare verso l'Italia, aggravata dalla crisi alimentare causata dal blocco dei cereali da parte della Russia. La comunità internazionale non si è arresa di fronte a queste difficoltà, nonostante la stanchezza delle nostre opinioni pubbliche": ha dichiarato il ministro.
   

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