Ci sarà anche un blackout delle
comunicazioni via social media da parte di tutte le istituzioni
pubbliche britanniche il giorno in cui - quanto più tardi
possibile, nelle speranze di tanti sudditi - la regina
Elisabetta II morirà. A rivelarlo è Politico, che è stato in
grado di visionare elementi inediti del cosiddetto Piano London
Bridge: predisposto dal governo di Londra con ovvio anticipo in
previsione di un destino che è di tutti, e le cui linee
fondamentali erano peraltro già trapelate sui giornali del Regno
Unito oltre 4 anni fa.
Come si sa dal 2017, la parola d'ordine con cui Buckingham
Palace e Downing Street si daranno riservatamente notizia
immediata dell'evento luttuoso sarà 'London Bridge is down':
ossia 'il Ponte di Londra è crollato'. Ora Politico aggiunge che
l'informazione pubblica - destinata a essere affidata in
esclusiva come primo flash all'agenzia nazionale PA - sarà poi
gestita secondo paletti ben precisi dai siti web governativi e
della famiglia reale. La notizia ufficiale sarà data dal portale
di Buckingham Palace su sfondo nero, mentre tutti i siti
istituzionali e di governo verranno contemporaneamente listati a
lutto: con interruzione della diffusione di qualsiasi contenuto
non urgente e sospensione temporanea della possibilità di
ritwittare i messaggi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA