L'Alta Corte di Londra ha
riconosciuto oggi la responsabilità di militari britannici per
crimini di guerra compiuti in Iraq anni fa. Il verdetto si
riferisce a quattro denunce relative a casi di maltrattamento di
prigionieri iracheni, ma potrebbe estendersi ad altre centinaia
di vicende giudiziarie ancora aperte nei confronti di soldati di
Sua Maestà dislocati in Iraq all'epoca dell'occupazione
anglo-americana del Paese. Stando ai giudici, i militari
coinvolti in questi quattro casi hanno violato la Convenzione di
Ginevra sui prigionieri di guerra e detenuto civili (nessuno dei
quali risultato "coinvolto in attività terroristiche o accusato
di porre alcuna reale minaccia alla sicurezza", stando alle
parole del giudice relatore Leggatt) in condizioni crudeli e
disumane. Mentre il ministero della Difesa si è macchiato anche
di violazione del dello Human Rights Act del 1998, la legge
britannica per la tutela dei diritti umani, nell'organizzazione
delle strutture detentive seguita all'invasione del 2003.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA