Sono centinaia i profughi seduti
ai margini della piazza Baross di Budapest, in attesa di poter
accedere di nuovo alla stazione Keleti, col sogno di poter
raggiungere paesi dell'Ovest europeo. "Vogliamo partire!",
"Siamo siriani!" "Germany" si legge su cartelloni che hanno
preparato in inglese, per manifestare le loro speranze. La
polizia ha blindato con delle balaustre i tre ingressi dello
scalo ferroviario da cui ieri sono partiti migliaia di migranti
verso Austria e Germania.
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