Un padre e un figlio americani
sono stati consegnati al Giappone con l'accusa di aver aiutato
l'ex capo di Renault-Nissan Carlos Ghosn a fuggire da Tokyo. Lo
riferisce il suo avvocato.
Michael Taylor e suo figlio Peter sono stati arrestati a
maggio dopo che il Giappone ha emesso un mandato che li accusava
di aver aiutato Ghosn, accusato dalla giustizia nipponica di
crimini finanziari, a fuggire in Libano nel dicembre 2019,
nascosto all'interno di uno scatolone a bordo di un jet privato.
I pubblici ministeri lo hanno definito "uno degli atti di fuga
più sfacciati e ben orchestrati della storia recente". Due
settimane fa, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto
l'appello dei Taylor e aperto la strada alla loro estradizione.
"Questo è un giorno triste per la famiglia e per tutti coloro
che credono che i veterani meritino un trattamento migliore dal
loro Paese", ha detto l'avvocato Paul Kelly, riferendosi la
fatto che Michael Taylor è un ex militare. Secondo la difesa, se
rinchiusi in un carcere giapponese padre e figlio rischiano
torture e maltrattamenti.
Ghosn, che ha nazionalità libanese e francese, è arrivato a
Beirut il 30 dicembre 2019 in fuga da Tokyo, dove dall'aprile
del 2019 era in libertà vigilata dopo esser stato arrestato con
l'accusa di illeciti finanziari nel novembre del 2018.
Ghosn ha piu' volte dichiarato di essere vittima di un
"complotto" ordito dalla Nissan, "collusa" con la procura di
Tokyo.
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