Il presidente cinese Xi Jinping, in una telefonata avuta oggi con l'omologo americano Donald Trump, ha detto che tutte le parti coinvolte dovrebbero "evitare retorica o azione tali da peggiorare le tensioni sulla penisola coreana". Lo riporta la tv di Stato Cctv, secondo cui Xi avrebbe osservato che Pechino e Washington sono entrambe interessate alla denuclearizzazione della penisola. Trump aveva anticipato ieri che avrebbe avuto un colloquio telefonico con il presidente cinese.
Le forze di autodifesa nipponiche hanno completato lo schieramento e l'operatività dei missili intercettori in vista dell'attacco balistico ventilato dalla Corea del Nord al territorio americano di Guam. "Farò di tutto, al meglio delle mie abilità, per proteggere la sicurezza e i beni del popolo nipponico", ha affermato il premier giapponese Shinzo Abe.
I venti di guerra tra Stati Uniti e Corea del Nord soffiano sempre più forti. Un incubo per l'intera comunità internazionale e per i mercati, che ora temono di potersi davvero trovare sull'orlo di un conflitto atomico. E gli ultimi scambi verbali tra Pyongyang e Washington non lasciano spazio all'ottimismo. "Vi spazzeremo via, vi cancelleremo, ridurremo gli Stati Uniti in cenere", e' l'ultima tremenda provocazione lanciata dal regime di Kim Jong-un, che accusa Donald Trump di portare il mondo "sull'orlo di una guerra nucleare".
"L'America e' pronta a colpire", replica il presidente americano, che in serata rincara la dose: "Spero Kim si renda conto della gravita' di quello che ho detto. Si pentirà delle minacce agli Stati Uniti". Nonostante le divisioni all'interno della sua amministrazione, quindi, Trump mantiene una posizione durissima, soprattutto dopo la minaccia di un attacco all'isola di Guam, nel Pacifico, territorio Usa che ospita una delle principali basi militari e navali americane. Parole di fuoco dall'una e dall'altra parte, dunque, che non aiutano a fermare un'escalation senza precedenti. E non aiutano nemmeno il tentativo di trovare una soluzione diplomatica che - nonostante tutto - va avanti dietro le quinte.
"Ci stiamo lavorando con i nostri alleati", ha confermato il capo del Pentagono James Mattis, parlando di "catastrofe" in caso di conflitto ma sottolineando gli sforzi compiuti con Giappone e Corea del Sud per risolvere la situazione pacificamente. Del resto - spiegano fonti di Washington ben informate - l'amministrazione Trump da parecchi mesi ha avviato un canale di dialogo segreto con Pyongyang. Dialogo per affrontare sia la questione dei prigionieri americani detenuti nel Paese sia quella del deterioramento delle relazioni. Un canale che si spera possa diventare la base per una discussione piu' seria, anche sul programma nucleare nordcoreano.
Ma la preoccupazione nel mondo cresce inevitabilmente. "Ritengo che i rischi di una guerra siano molto alti", ammette il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, con Mosca che lancia un appello ad abbassare i toni e che intanto ha deciso di rafforzare i sistemi anti-aerei dislocati nell'Estremo Oriente del Paese, proprio nelle aree limitrofe alla Corea del Nord. Anche il Giappone - uno dei Paesi piu' a rischio in caso di una guerra - sta rafforzando le sue difese e procedendo allo schieramento di missili intercettori nella parte occidentale del Paese, in risposta al piano di Kim per attaccare il territorio Usa di Guam.
Guam, istruzioni abitanti in caso attacco atomico - Probabilmente non accadrà nulla, ma intanto, dopo le Hawaii, anche le autorità di Guam, base militare avanzata americana in estremo oriente, non restano con le mani in mano e hanno distribuito ai 162 mila abitanti dell'isola due fogli di istruzioni su cosa fare in caso di un attacco nucleare della Corea del Nord. Fra i consigli impartiti dal Guam Homeland Security and Office of Civil Defense, c'è anche quello preventivo di "stilare una lista di potenziali rifugi in cemento vicino alla vostra abitazione, scuola o luogo di lavoro". In caso di attacco, si esorta a "non guardare il lampo (dell'esplosione): vi può rendere ciechi", e poi di "sdraiarsi a terra e di coprirsi la testa con le mani", ricordando che "se l'esplosione è distante, l'onda d'urto potrebbe impiegare anche 30 secondi ad arrivare". Si consiglia poi, "quando possibile", di "farsi una doccia con acqua e sapone in abbondanza (...) senza però sfregarsi la pelle" e di non usare il balsamo nei capelli perché "farebbe aderire la radioattività ai vostri capelli".
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