Uno studio presentato
nel corso del XVIII Convegno dei ricercatori italiani nel mondo,
svoltosi a Vancouver in Canada, ha acceso una luce sulla
percezione della realtà dell'antico popolo messicano dei
Totonachi. L'antropologa e linguista Luisa Villani, docente
presso l'Università nazionale autonoma del Messico, ha
illustrato la sua 'Performance-Embody Theory', che cerca di
spiegare la struttura di comprensione della natura di questa
cultura precolombiana, ancora presente nel Messico
contemporaneo.
Una delle espressioni più note di questo popolo indigeno,
stanziato sul versante atlantico dell'altopiano centrale del
Paese, è la cerimonia dei 'Voladores de Papantla', un rito di
danza antichissimo in cui quattro partecipanti si legano una
corda in vita e si lanciano nel vuoto dalla cima di un palo alto
circa 35 metri, suonando il flauto e allargando le braccia,
mimando il volo degli uccelli.
Il rito riproduce il lento scorrere del tempo: i voladores
sono il simbolo dei punti cardinali e dei quattro elementi
(terra, acqua, fuoco e aria). "La mia teoria accetta il fatto
che il nostro agire è il risultato della interazione tra corpo e
mente — ha spiegato Villani — e vuole interpretare la danza nel
suo insieme, dove i diversi elementi sono uniti in un'unica
espressione".
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