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Ore di paura a Rio, sequestrato un bus con 17 ostaggi

Ore di paura a Rio, sequestrato un bus con 17 ostaggi

Due persone ferite. Il criminale si è consegnato alla polizia

RIO DE JANEIRO, 12 marzo 2024, 23:23

di Patrizia Antonini

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha meno di 30 anni, Paulo Sergio Lima, l'uomo che ha tenuto sotto tiro con una pistola 17 ostaggi, tra questi anziani e bambini, a bordo di un autobus nella stazione dei pullman Novo Rio, nel centro di Rio de Janeiro. Al termine di tre lunghissime ore di tensione, e dopo aver rifiutato più volte di negoziare con gli agenti del Battaglione operativo speciale della polizia, il giovane ha ceduto, si è consegnato alla polizia, liberando tutti gli ostaggi, che al di là dello shock, sono apparse in buone condizioni.

Le ricostruzioni parlano di un criminale in fuga, con due precedenti per furto a mano armata, già in regime di semilibertà, cresciuto nella Rocinha, una delle principali favelas della città, controllata dalla temibile organizzazione criminale del Comando Vermelho. Di lui le immagini restituiscono lo sguardo assente di un ragazzo, scalzo, in calzoncini corti e camicia rosa, mentre viene arrestato e caricato a bordo di un mezzo delle forze di sicurezza. Sono ancora ignote le cause che hanno spinto Paulo Sergio Lima a sparare a due persone, una di queste ferita in modo grave, prima di prendere il controllo del pullman e cacciarsi in una situazione grave, molto più grande di lui.

Testimoni hanno raccontato che mentre restava a bordo braccato con le sue prede, abbia seguito cosa accadeva fuori attraverso le immagini dei media sul suo telefono cellulare, scoprendo così che oltre ai negoziatori, erano pronti ad entrare in azione anche i cecchini. Per questo ha oscurato la visuale chiudendo tutte le tendine. Le cronache parlano di un disperato, di un uomo allo sbando.

Tra le ipotesi avanzate anche quella di un assalto all'autobus finito male, come già in passato avvenuto nella 'città meravigliosa'. Di Paolo Lima, per il momento si sa solo che nel primo pomeriggio ha acquistato un biglietto per andare nel Minas Gerais. Lo ha fatto pagando con soldi in contanti, forse per non lasciare traccia e mettere molta distanza tra lui e chi lo stava cercando. "Sono nata una seconda volta", ha raccontato Daiana Carelli, 34 anni, tra i passeggeri scesi dall'autobus prima del sequestro.

Il pullman infatti era partito da Rio de Janeiro alle 14.30, diretto a Juiz de Fora, con 37 passeggeri a bordo, ma poco dopo aveva fatto rientro alla stazione perché l'aria condizionata si era rotta. E' a questo punto che Lima ha sparato all'esterno dell'autobus, colpendo due persone sulla passerella di una delle piattaforme centrali, seminando il panico generale. Poi è risalito sul pullman con gli ostaggi per altre tre lunghissime ore.

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