Gli Stati Uniti stanno
"asfissiando" Cuba: lo ha sostenuto il presidente dell'isola
caraibica, Miguel Díaz-Canel, un'intervista alla televisione
statale cubana.
"Ci hanno messo in una situazione di massima pressione, di
asfissia economica, per provocare il crollo della Rivoluzione,
per spezzare l'unità tra la leadership e il popolo", ha detto
Díaz-Canel, che ha sostituito Raúl Castro al potere nel 2018.
Secondo il capo dello Stato, Cuba sta attraversando una
"situazione molto complessa" sul piano economico dopo la
pandemia, che ha cominciato a peggiorare durante "la seconda
metà del 2019" e che è stata amplificata, tra l'altro,
"dall'intensificazione dell'embargo" (americano) durante
l'amministrazione di Donald Trump (2017-2021).
Un altro fattore di freno, ha aggiunto, è l'inclusione di
Cuba nella lista nera dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo.
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