Un tribunale del Cairo ha
condannato 11 membri dei Fratelli musulmani, il movimento messo
al bando in Egitto, al carcere a vita con l'accusa di
spionaggio. Lo riferisce l'agenzia egiziana Mena.
Gli imputati, tra cui l'ex Guida suprema Mohamed Badie, (già
condannato all'ergastolo per assalto a un commissariato nel 2013
e per altri reati legati agli scontri violenti scoppiati a Giza
dopo la rimozione dell'ex presidente Mohamed Morsi, ndr) sono
stati giudicati colpevoli di aver svolto attività di spionaggio
con organizzazioni straniere e per aver rivelato informazioni
riservate sulla sicurezza nazionale. Tra le altre accuse -
scrive la Mena - anche quella di aver lavorato con gruppi armati
dentro e fuori l'Egitto con l'obiettivo di condurre operazioni
terroristiche in patria. Il tribunale ha condannato altri tre
imputati a 10 anni di reclusione e altri due a 7 anni. Mentre
sei imputati sono stati assolti.
Le accuse contro l'ex presidente Morsi sono invece state
ritirate in seguito alla sua morte.
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