Il 14esimo pacchetto di sanzioni Ue alla Russia è stato formalmente approvato dai 27 ministri degli Esteri riuniti in Lussemburgo. Lo confermano all'ANSA fonti qualificate.
"Il pacchetto sanzioni prende oggi una decisione molto importante sulla questione delle imprese che operano in Russia, noi abbiamo due casi, Ariston e Unicredit, oggi passa il principio che ci può essere un risarcimento, passa la base giuridica, ed è una vittoria importante dell'Italia che si è battuta per questo, noi abbiamo 200 imprese che operano in Russia nel rispetto delle sanzioni, abbiamo il dovere di tutelarle". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Poi vedremo dove si troveranno i fondi".
"Grazie all'attento lavoro dell'Italia nella preparazione del pacchetto, oggi è passato il principio secondo cui le imprese possono agire in giudizio per chiedere un risarcimento per eventuali azioni di ritorsione, abbiamo approvato la base giuridica e il principio che queste imprese possano agire in giudizio per essere risarcite", ha precisato.
"Nel rispetto delle sanzioni europee, queste aziende continuano ad operare e se colpite potranno avviare le opportune azioni giudiziarie". Sono previsti due tipi di rimedi che permettono alle imprese di agire dinanzi alle corti nazionali Ue per chiedere di esser risarcite. In primo luogo, per chiedere il risarcimento di danni subiti per cause avviate in Paesi terzi da soggetti russi o controllati da russi per contratti o transazioni la cui esecuzione è stata colpita dalle sanzioni europee. In secondo luogo, per chiedere il risarcimento dei danni causati da soggetti russi che hanno beneficiato dei provvedimenti russi di assegnazione in amministrazione temporanea. Non si tratta di meccanismi di compensazione automatica, ma di misure che consentono di agire in giudizio".
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