Il giudice istruttore del tribunale di Tunisi ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere contro l'avvocato Mahdi Zagrouba, arrestato lunedì nella sede dell'Ordine degli avvocati della capitale: lo ha detto il suo legale, Boubaker Thabet, all'agenzia Tap.
Thabet ha precisato che la Procura ha aperto tre inchieste contro il suo assistito, di cui due per "aggressione contro due agenti di sicurezza" nella sede del Tribunale e una per "violenza contro un agente della sicurezza" durante il suo arresto. Zagrouba aveva avuto una lite con gli agenti di sicurezza nel tribunale della capitale lunedì mattina.
Secondo i media locali e la difesa, Zagrouba sarebbe stato ricoverato nella serata di ieri dopo il peggioramento delle sue condizioni di salute durante il suo interrogatorio.
Saied: 'Nessuno è al di sopra della legge'
"Nessuno è al di sopra della legge": lo ha detto il presidente tunisino Kais Saied, che ha avuto un colloquio al Palazzo di Cartagine con la ministra della Giustizia Leila Jaffel a proposito degli ultimi arresti e dell'irruzione delle forze di sicurezza nella sede dell'Ordine degli avvocati di Tunisi.
"Non esiste assolutamente alcun confronto con gli avvocati in quanto viene garantito il diritto di querela e di difesa previsto dal capitolo 124 della Costituzione", ha aggiunto Saied, secondo un comunicato della presidenza in cui si evidenzia che l'Ordine nazionale degli avvocati ha spesso deferito numerosi colleghi al consiglio disciplinare comminando sanzioni contro coloro che hanno minato l'onore della professione.
Il presidente ha quindi spiegato che "quanto accaduto negli ultimi giorni non ha alcun legame con la professione legale, ma
piuttosto con coloro che hanno osato danneggiare il proprio Paese e lo hanno addirittura insultato, e coloro che hanno aggredito violentemente un agente di sicurezza". Chiunque insulti il suo Paese o commetta il reato di aggredire un agente nell'esercizio delle sue funzioni non può rimanere impunito, ha sottolineato: "Non accettiamo che il nostro Paese e i suoi simboli vengano danneggiati dall'esterno, ma non accettiamo nemmeno che possano essere danneggiati dall'interno".
Convocati ambasciatori stranieri per denunciare 'ingerenza negli affari interni'
Saïed ha inoltre incaricato il segretario di Stato presso il ministero degli Esteri, Mounir Benarjiba, di convocare "un certo numero di ambasciatori stranieri" per informarli della protesta della Tunisia contro "l'ingerenza esterna nei suoi affari interni". Lo ha reso noto la presidenza di Cartagine in un comunicato.
Saied ricorda quanto affermato nella premessa della Costituzione, ovvero che "il popolo tunisino rifiuta che qualcuno si intrometta nei suoi affari interni". Il riferimento è alle dichiarazioni di Francia, Stati Uniti e Ue sui recenti arresti di giornalisti e avvocati.
In un video dell'incontro dell'incontro con Benarjiba pubblicato dalla presidenza, il presidente ribadisce che mentre questi Paesi (senza citarli) interferiscono negli affari tunisini ed esprimono la loro preoccupazione, la Tunisia non si è mai intromessa nei loro affari interni. Infine il presidente ricorda le persecuzioni contro coloro che hanno dimostrato il loro sostegno alla causa palestinese
Gli avvocati convocano un nuovo sciopero
Nuovo sciopero generale ad oltranza indetto dall'Ordine degli Avvocati tunisini (Onat) per la giornata odierna, con sit-in di protesta davanti al Palazzo di Giustizia, oltre alle misure di agitazione già annunciate. Lo rende noto l'Onat in un comunicato.
Lo sciopero segue l'arresto di lunedì scorso nella sede dell'Ordine dell'avvocato Mehdi Zagrouba e "la constatazione degli abusi subiti dall'avvocato durante la sua detenzione".
L'Ordine afferma che "Zagrouba è stato "vittima di violenza grave in carcere da parte degli agenti di sicurezza" ed ha riportato "lesioni documentate dal giudice istruttore". Tali atti verranno denunciati penalmente, afferma l'Ordine. Durante lo sciopero gli avvocati garantiranno comunque lo svolgimento delle cause urgenti.
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