Negli ultimi due anni i bambini nelle
città che si trovano in zone in prima linea nei combattimenti in
Ucraina sono stati costretti a trascorrere dalle 3.000 alle
5.000 ore - ovvero da 4 a 7 mesi - rifugiati in seminterrati e
in stazioni sotterranee della metropolitana mentre risuonavano
gli allarmi antiaerei. Lo afferma l'Unicef spiegando che
dall'escalation della guerra nel febbraio 2022, gli attacchi
senza sosta - con circa 3.500 allarmi antiaerei nelle regioni di
Zaporizhzhia e Kharkiv e di quasi 6.200 nella regione di Donetsk
- hanno avuto "un impatto devastante sulla salute mentale dei
bambini e sulla loro capacità di apprendere efficacemente".
Sulla base dei dati forniti dall'Unicef, negli ultimi due anni
579 bambini ucraini sono stati uccisi, altri 1.284 sono stati
feriti e 3,3 milioni di minori hanno bisogno di assistenza
umanitaria.
Le conseguenze psicologiche della guerra fra i bambini sono
diffuse. Secondo i dati di un sondaggio, metà dei giovani fra i
13 e i 15 anni ha difficoltà a dormire e 1 su 5 ha pensieri
intrusivi e flashback - manifestazioni tipiche di disordini da
stress post traumatico. Tre quarti dei bambini e giovani fra i
14 e i 34 anni ha recentemente affermato di aver bisogno di
supporto emotivo o psicosociale, ma meno di un terzo ha
ricercato aiuto.
Il 40% dei bambini dell'Ucraina non può accedere a
un'istruzione continuativa a causa della mancanza di strutture.
Nelle aree più vicine alla linea dei combattimenti, metà dei
piccoli in età scolare non può accedere all'istruzione. Gli
ultimi dati mostrano che la portata delle lacune di
apprendimento riscontrate nel 2022 rispetto al 2018 equivale a
una perdita di due anni in lettura e di un anno in matematica.
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