Ha preso il via in Argentina
una serie di scioperi annunciati da diversi sindacati di
categoria che reclamano adeguamenti salariali adeguati
all'indice di inflazione che a gennaio ha ragggiunto il 254,2%
annuo.
E' il turno oggi del settore del trasporto ferroviario, i cui
lavoratori incroceranno le braccia per 24 ore. A nulla è valso
il tentativo del governo di Javier Milei di convocare all'ultimo
momento le parti a una conciliazione al ministero del Lavoro.
A fronte di un'offerta di aumento del 12%, sostengono i
sindacati, la riunione si è conclusa con un nulla di fatto. In
una conferenza stampa il segretario generale, Omar maturano, ha
poi denunciato che il governo si comporta "come una dittatura".
Domani scioperano invece per 24 ore i lavoratori del settore
della sanità: sospese le visite nelle cliniche, nei sanatori e
negli ospedali privati, così come nei laboratori e nelle case di
cura di tutto il Paese, mentre saranno garantite solo le
emergenze.
Parallelamente quattro sindacati nazionali degli insegnanti
hanno annunciato uno sciopero per lunedì 26 febbraio in
concomitanza con l'inizio delle lezioni in diverse giurisdizioni
del Paese.
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