A causa dei bombardamenti russi, le ultime due linee di comunicazione ad alta tensione della centrale nucleare di Zaporizhzhia con il sistema elettrico ucraino sono state danneggiate e sono ora completamente scollegate. Lo afferma in una nota la Società nazionale ucraina per la produzione di energia nucleare Emergoatom, come riporta Unian. "La centrale nucleare di Zaporizhzhia è completamente scollegata dal sistema elettrico ucraino: le ultime due linee di comunicazione dell'impianto con il sistema elettrico ucraino sono state danneggiate. La centrale è in modalità di blackout completo. Nove generatori diesel sono in funzione".
L'impianto nucleare di Zaporizhzhia sta per essere trasferito sotto la giurisdizione russa: le autorità di Mosca hanno iniziato a integrare l'impianto nella giurisdizione dell'operatore nucleare russo Rosenergoatom. Renat Karchaa, consigliere del Dg di Rosenergoatom, ha dichiarato che la transizione avverrà dopo che la centrale avrà esaurito tutte le riserve di combustibile disponibili. Lo riporta il Guardian. Il responsabile russo della città di Energodar Alexander Volga ha dichiarato: " la centrale è già parte integrante della Russia".
Kiev sta preparando una 'bomba sporca' non senza la partecipazione dell'Occidente, la situazione si trasformerà in un disastro se non verrà fermata. Lo afferma il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolaj Patrushev, citato dalla Tass.
IL GRANO UCRAINO
"Dopo la ripresa dell'iniziativa sul grano, 6 navi sono partite dai porti ucraini", ha affermato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, come riporta Anadolu, confermando la completa normalizzazione del corridoio marittimo per l'esportazione di prodotti alimentari dall'Ucraina. Ma la Russia non ha ancora deciso se estendere l'accordo per le esportazioni di grano dai porti ucraini. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. L'intesa, mediata dalla Turchia, scade il 19 novembre.
La decisione presa ieri dalla Russia di rientrare nell'accordo sull'esportazione del grano ucraino non significa che Mosca sia pronta ad estenderlo oltre la data del 19 novembre, ha precisato Peskov. Da parte sua il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, ha sottolineato che Mosca ha deciso di rientrare per il momento nell'accordo dopo che la Turchia ha convinto Kiev a "firmare garanzie scritte" che i corridoi per le navi mercantili non saranno utilizzati dall'Ucraina "a scopi militari". La Russia si era dissociata dall'intesa dopo un attacco avvenuto sabato al quartier generale della sua flotta sul Mar Nero a Sebastopoli, in Ucraina.
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