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Europride Belgrado: concluso corteo, in migliaia al concerto

Europride Belgrado: concluso corteo, in migliaia al concerto

Percorso deviato dalla polizia. Diversi incidenti subito sedati

17 settembre 2022, 21:57

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 A Belgrado si è concluso nel tardo pomeriggio il corteo arcobaleno dell'Europride, svoltosi sotto una massiccia scorta di polizia. I partecipanti, alcune migliaia, sono entrati nello stadio del parco Tasmajdan, per assistere ad un concerto previsto fino a tarda notte. Il percorso del corteo previsto è stato modificato, con la polizia che ha bloccato alcuni passaggi, consentendo ai manifestanti di raggiungere Tasmajdan attraverso un itinerario differente. Tante le bandiere arcobaleno del movimento Lgbtiq, e i cartelli con slogan a sostegno dei diritti, della diversità e della tolleranza. La manifestazione, svoltasi in un clima piovoso, è stata segnata da diversi incidenti e provocazioni, subito sedati dalla polizia in assetto antisommossa, e presente in forza in tutto il centro della città. Numerosi i gruppi di dimostranti nazionalisti omofobi e ostili all'Europride, che hanno scandito slogan anti-gay mostrando icone, croci e simboli religiosi.  Al corteo hanno partecipato europarlamentari, la commissaria Ue per le pari opportunità, ambasciatori di vari Paesi e numerosi manifestanti provenienti da altri paesi 

IL BILANCIO DEGLI SCONTRI 

Negli scontri e incidenti registratisi a margine dell'Europride di Belgrado, 64 persone sono state fermate, 10 poliziotti sono rimasti leggermente feriti, cinque veicoli delle forze dell'ordine sono stati danneggiati. Lo ha detto la premier serba Ana Brnabic. Parlando in una conferenza stampa, la premier ha aggiunto che per l'evento sono stati mobilitati complessivamente 5.200 agenti di polizia. Non ci sono stati incidenti di particolari gravità, e gli scontri più rilevanti sono stati due, ha aggiunto Brnabic, che ha ringraziato polizia e forze di sicurezza per aver garantito l'ordine in città evitando che piccole scaramucce degenerassero in incidenti di vasta portata. Di questo la premier si è detta soddisfatta e orgogliosa, criticando coloro - giornalisti, analisti e osservatori - che a suo dire hanno voluto dare un'immagine differente della giornata odierna, parlando di un caos provocato dal presidente Vucic e dal resto della dirigenza. "E' vero il contrario. E' stato Vucic a dire di non fare dell'Europride un tema cruciale per il Paese, sostenendo che se questo fosse il problema maggiore per la nostra società, allora saremmo un paese felice, senza problemi. Abbiamo tanti problemi più importanti - dall'energia all'arrivo di investimenti, l'inflazione, la questione del Kosovo e le pressioni su di noi", ha detto la premier.  

GOVERNO DIVISO

Doveva essere un Europride a conferma del chiaro e netto orientamento della Serbia a difesa dei diritti e della diversità, in linea con il percorso europeo del Paese balcanico. Ma la manifestazione promossa dal movimento Lgbtiq - il primo Europride organizzato in un Paese del sudest Europa - si è risolta in un autentico caos, sia nelle strade di Belgrado sia a livello politico con una evidente frattura in seno al governo. Mentre infatti il ministro dell'interno, il falco filorusso Aleksandar Vulin, ha vietato ieri il corteo arcobaleno, unitamente alla contromanifestazione anti-gay, la premier Ana Brnabic - lesbica dichiarata e sostenitrice del movimento omosessuale - ha dato oggi luce verde alla manifestazione e al corteo, svoltosi peraltro sotto scorta di un ingente dispositivo di poliziotti in assetto antisommossa, e con un percorso deviato e abbreviato che ha portato le migliaia di dimostranti rapidamente e quasi 'di nascosto' al parco della capitale per l'annunciato concerto finale. La premier dal canto suo non ha preso parte al corteo avendo preferito, come ha detto lei stessa ai giornalisti in serata, stare con le forze di sicurezza, per dare loro sostegno ed essere certa che tutti i manifestanti fossero in sicurezza. In tutto ciò non è passata inosservata l'assenza dalla scena del presidente Aleksandar Vucic, protagonista indiscusso di ogni evento rilevante nel Paese, ma che sull'Europride ha preferito farsi da parte e delegare ogni decisione e responsabilità al ministero dell'Interno.  

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