Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La Pasqua di Bucha, 'Anche l'Ucraina risorgerà' IL REPORTAGE

La Pasqua di Bucha, 'Anche l'Ucraina risorgerà' IL REPORTAGE

'Il Papa venga qui a vedere'. Al cimitero file di tombe recenti

BUCHA, 24 aprile 2022, 18:22

dell'inviata Laurence Figà-Talamanca

ANSACheck

Ucraina: il cimitero di Bucha - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ucraina: il cimitero di Bucha - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ucraina: il cimitero di Bucha - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Non è una Pasqua come tutte le altre a Bucha, la cittadina a nordovest di Kiev diventata il simbolo della violenza dell'invasione russa. Non può esserlo. Ma se la Pasqua è "una luce di speranza, se Cristo ha sconfitto la morte, anche l'Ucraina potrà risorgere", dice padre Andrei Golovin ai fedeli durante le celebrazione nella chiesa ortodossa di Sant'Andrea, cercando di far loro intravedere uno spiraglio di futuro.
    Proprio lì, nel terreno alle spalle della chiesa, poche settimane fa è stata trovata una fossa comune con decine di cadaveri. Ora quella macabra sepoltura è stata svuotata e appianata, ma la terra smossa ricorda a ogni sguardo la furia del nemico. "Papa Francesco venga qui a vedere con i suoi occhi quello che è successo", aggiunge il pope parlando con l'ANSA a margine della funzione. "E se il suo arrivo potrà contribuire a trovare la pace, noi lo aspettiamo".

    I fedeli arrivano alla spicciolata. Entrano in chiesa sotto un cielo grigio e una minaccia di pioggia, ne escono con il sole che illumina i tetti di Bucha, molti anneriti dalle fiamme o distrutti dalle bombe. Famiglie, anziani, un paio di soldati della difesa territoriale intonano canti e preghiere, accendono candele e offrono i cestini pieni di cibo alla benedizione del prete, uno a uno, secondo tradizione: ci sono pane, uova colorate, dolci pasquali, salami, biscotti, qualcuno ci ha infilato una bottiglia di vodka.
    Ma resta una festa a metà, dicono Elena e Natalia: "E' tutto distrutto, non c'è il lavoro, non c'è la scuola per i bambini.
    Nessuno sa quando potrà ricominciare la vita". Le stime di Bucha, ancora provvisorie, parlano di oltre 400 morti. "Ma sono molti di più - assicura Gennadiy, che indossa la divisa da volontario -. Stiamo sminando la zona e via via troviamo altri cadaveri". Aleksandr invece vive a Kiev, è venuto a Bucha proprio per la Pasqua: "Stavolta era più importante venire a pregare qui, per il futuro dell'Ucraina". Il dolore di chi non vuol parlare traspare dagli occhi di un'anziana, protetti dal suo cappellino di lana, la testa incassata nelle spalle curve.

    Intanto le strade fuori dalla chiesa sono state ripulite dai cadaveri disseminati sull'asfalto e dai blindati russi, tragico ricordo di un mese di violenza ingiustificata. I tank del nemico, o quel che ne resta, sono stati portati in un terrapieno appena fuori città, diventato una sorta di discarica: giacciono a decine, divorati dalle fiamme, i cingolati divelti e le armi spuntate. Accanto anche macchine di civili, crivellate di colpi o schiacciate, alcune con ancora gli abiti e gli effetti personali sul sedile posteriore.
    E al cimitero di Bucha non si contano le tombe appena scavate per le tumulazioni, recentissime. Lunghe file di croci sopra la terra ancora fresca, bandiere ucraine, fiori gialli e blu, pagnotte di pane e caramelle per i morti più giovani. Ci sono le foto, i nomi, e due date che racchiudono una vita troppo breve.
    Sono nati nel 1990, nel '97, nel 2003. Sono stati tutti uccisi a marzo 2022. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza