Un team di archeologi ha rinvenuto la
settimana scorsa in Perù, durante lavori di scavo nel complesso
di Cajamarquilla, a 20 chilometri ad est di Lima, 16 mummie
preincaiche risalenti a 1000-1200 anni fa, fra cui quelle di sei
bambini che si ipotizza siano stati sacrificati per onorare una
personalità di alto rango, sepolta poco lontano nello stesso
sito.
I responsabili degli scavi, Pieter Van Dalen e Yomira Huamán,
dell'Universidad Nacional Mayor de San Marcos, hanno spiegato al
quotidiano La República che "tutti questi corpi sembrano avere
un legame con una mummia, rivenuta lo scorso anno e identificata
come un uomo di classe alta - per tutte le offerte presenti
nella sua tomba - morto tra l'800 e il 1000 dopo Cristo (d.C.)".
Dopo quel ritrovamento gli scavi sono continuati per vari
mesi, ad un livello più profondo rispetto alla fastosa tomba, e
alla fine sono emerse le altre mummie.
"La prima cosa che ci siamo chiesti - hanno spiegato Van
Dalen e Huamán - è perché così tanti bambini? E anche perché gli
scheletri degli adulti presentavano fratture, come se avessero
subito una morte violenta?".
Questo scenario, hanno aggiunto, "ha rafforzato l'ipotesi che
queste sepolture fossero sacrifici fatti per servire da
compagnia al defunto nel mondo dei morti".
Gli archeologi hanno sottolineato che a conforto di questo
possibile sacrificio di massa esiste anche un precedente famoso:
la tomba del Signore di Sipán (250 d.C.), dove accanto a quel
sovrano Mochica furono sepolti tre donne, quattro uomini, un
bambino e vari animali".
Per quanto riguarda infine il legame fra la mummia di
Cajamarquilla e le persone sacrificate, Van Dalen e Huamán
sospettano che "possano essere stati servitori, concubine, figli
o altro tipo di parenti".
Se questa versione sarà scientificamente accolta, hanno
concluso, "questo potrebbe essere stato il più antico sacrificio
di massa di bambini mai scoperto in Perù".
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