In Sudafrica il 49enne
Zandile Christmas Mafe, presunto responsabile dell'incendio che
ha devastato il Parlamento, è stato accusato oggi di terrorismo,
oltre che di rapina e incendio doloso. L'uomo è stato arrestato
nei pressi dell'edificio parlamentare a Città del Capo dopo
l'incendio dello scorso 2 gennaio, comparendo per la prima volta
al cospetto della corte tre giorni dopo.
Inizialmente accusato di irruzione nel Parlamento, incendio
doloso e tentata rapina di beni tra i quali computer portatili,
stoviglie e documenti, Mafe, secondo un documento del tribunale,
è stato accusato di "aver violato le disposizioni
di...protezione della democrazia costituzionale contro il
terrorismo e le attività correlate". Il portavoce dell'accusa,
Eric Ntabazalila, ha detto ai giornalisti di "aver aggiunto una
sesta accusa...l'accusato ha fatto esplodere un ordigno
all'interno del Parlamento".
Manifestanti fuori dal tribunale hanno richiesto la
liberazione di Mafe, dicendo che rappresenta un capro
espiatorio. Il suo avvocato Dali Mpofu - che ha difeso anche
l'ex presidente Jacob Zuma - ha affermato che all'uomo è stata
diagnosticata una "schizofrenia paranoide", chiedendone il
rilascio su cauzione.
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